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"Come sono riuscito a rilanciare la
Roma? Non lo so, non ho studiato psicologia, ho solo parlato con
il cuore ai giocatori, come ho sempre fatto. Dico sempre ciò che
sento". E' quanto ha dichiarato Claudio Ranieri ricevendo oggi a
Coverciano il premio alla carriera 'per il suo contributo
ineguagliabile alla storia del calcio italiano' assegnatogli da
Ussi e Mcl nel corso della quinta edizione di 'Inside the sport
2025'. Con lui in panchina la squadra giallorossa ha messo
assieme 18 risultati utili consecutivi tanto che per molti
sarebbe dovuto arrivare subito così la Roma sarebbe in lotta per
lo scudetto. "Non mi piace che si dica questo, perché chi c'era
prima di me ha cercato di fare bene. Piuttosto - ha rimarcato
Ranieri - la situazione complicata mi ha agevolato dandomi la
pressione del dover fare le cose nel miglior modo possibile". Ha
ribadito che questa sarà la sua ultima avventura da allenatore:
"Il mio tempo è finito, è giusto dare spazio ai giovani. Il
calcio mi ha dato tanto e mi sono divertito, sono stato a lungo
seduto in panchina, d'ora in poi siederò su quelle dei giardini.
Già dopo l'ultima stagione a Cagliari avevo detto basta, pure
mia moglie ci aveva creduto, poi però mi ha chiamato la Roma.
Speravo che questo non accadesse, perché significava che la
squadra aveva delle difficoltà, come è stato anche per il
Cagliari. Il tesserino? Ce l'ho in tasca, posso consegnarlo
anche adesso'". E mentre uno dei presenti, evidentemente tifoso
del Napoli, gli si è avvicinato per ringraziarlo per la vittoria
di ieri a San Siro che ha fermato l'Inter, Ranieri è stato
interpellato sul nuovo ruolo che andrà a ricoprire nel club
giallorosso: ''Sarò senior advisor e in tutta franchezza non so
neppure bene cosa sia...Se ho parlato con Gasperini? Non ancora,
magari lo farò dopo ma con tutti voi presenti" ha sorriso ancora
rivolgendosi alla platea dell'Aula Magna dove sedeva anche il
tecnico dell'Atalanta, pure lui fra i premiati. In vista del
rush finale per un posto in Champions e dello scontro diretto
all'Olimpico con la Fiorentina si è limitato ad una battuta:
''Se la gara di domenica è decisiva? Adesso tutte le partite
sono decisive''.
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