Mark Samson, reo confesso del
femminicidio di Ilaria Sula, in una lettera inviata ai pm di
Roma fornisce la sua versione su quanto avvenuto prima e dopo il
delitto, il 25 e 26 marzo scorsi. Nelle missiva rivela anche un
particolare: con il cadavere chiuso in una valigia all'interno
dell'auto si è fermato a comprare sigarette e accendino da un
tabaccaio.
Il giovane, attualmente detenuto a Regina Coeli per le accuse
di omicidio volontario ed occultamento di cadavere, scrive che
la sera del 25 marzo "si era fatto tardi e quindi Ilaria mi
chiese se poteva rimanere a dormire da me. Le ho dato un pigiama
con cui potesse dormire comoda - aggiunge -. Ci sdraiamo sul mio
letto, iniziamo a parlare delle cose belle vissute insieme, le
esperienze, i viaggi e i nomignoli che siamo dati. "Amore,
tesoro, vita…" per poi passare a quelli albanesi "Shpirt",
"Zemra ime" e infine quelli filippini "'Bebe Ko', 'Mahal',
'Asawa'…".
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