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Confesercenti, preoccupa il calo di fiducia nel turismo

Confesercenti, preoccupa il calo di fiducia nel turismo

'Pesa andamento debole del Giubileo rispetto alle attese'

ROMA, 29 aprile 2025, 14:03

Redazione ANSA

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Inizia sotto cattivi auspici il secondo trimestre del 2025. Le rilevazioni diffuse oggi dall'Istat mostrano ancora un diffuso calo degli indicatori di fiducia ad aprile, che scendono sui minimi dell'anno sia per le famiglie che per le imprese, con la sola eccezione del settore delle Costruzioni. Pesa senza dubbio anche la mannaia dei dazi impressa dalla nuova amministrazione statunitense, che comporta un generalizzato e accentuato deterioramento delle aspettative sui prossimi andamenti dell'economia. Così Confesercenti in una nota che sottolinea come "del tutto inedita" la "forte contrazione della fiducia delle imprese del Turismo, comparto che potrebbe essere colpito negativamente dalla restrizione dei mercati internazionali e su cui probabilmente pesa anche l'andamento debole, rispetto alle iniziali attese, del Giubileo".
    "Il deterioramento degli indicatori - osserva Confesercenti - è collegato anche a un andamento del ciclo economico che fino a oggi si è mantenuto molto al di sotto delle attese e che, secondo le stime di Confesercenti, fermerà la crescita del Pil 2025 allo 0,4%, risultato inferiore a quello prospettato dal Governo, che pure è stato dimezzato rispetto alle previsioni dello scorso ottobre. Nel dettaglio, le nostre proiezioni annue segnalano, per il momento, flessioni nei comparti del Manifatturiero e dei Servizi di mercato e solo una stazionarietà per i settori del Commercio e delle Costruzioni. Sulle imprese pesano anche gli aumenti dei prezzi energetici che hanno aggravato il costo delle bollette e la confusione sulle polizze catastrofali".
    "Il quadro generale delle prospettive - osserva l'associazione - rischia di andare ben oltre le già pessimistiche ultime previsioni. La guerra commerciale tra Usa e Ue rischia di avere un impatto negativo anche sul mercato interno, riducendo di circa 11,9 miliardi di euro in due anni la crescita dei consumi delle famiglie"
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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