Nel 2022 fa aveva vinto il Premio nazionale dell'Associazione nazionale critici di teatro per la sua magistrale interpretazione dell'Edipo re a Siracusa. Oggi conclude idealmente quel percorso con l'Edipo a Colono. Ogni vita se pur straordinaria arriva a conclusione e viene trasformata. Edipo da re è ora esiliato, cieco e mendicante e si dirige verso Colono, quel sobborgo di Atene dove era nato Sofocle, sente che la morte si avvicina e svela a Teseo, Re di Atene, che la sua generosità sarà ripagata: la sua sepoltura nel bosco di Colono sarà garanzia di pace e sicurezza.
L'ultima tragedia di Sofocle che andrà in scena nel 401 a.C., dunque postuma, debutta al Teatro Greco di Siracusa il 10 maggio per l'attesissima nuova regia del canadese Robert Carsen che ha riscosso un unanime successo tre anni fa con Edipo Re.
Sofocle scrive la tragedia quando ormai ha 90 anni ed è superfluo dire che è un'opera sulla vecchiaia e sulla morte. La vita è dunque avvolta dal mistero e il passare degli anni non chiarisce le coordinate di una trama che resta invisibile.
L'attore che ancora una volta lo interpreta è Giuseppe Sartori, già vincitore del premio della critica alla sua prima esperienza con Carsen.
"Adesso Edipo conosce la verità - spiega l'attore - e viene chiamato da una forza oscura che lo attrae verso il bosco.
L'Oracolo ha predetto che anche dopo la morte il corpo avrà un potere. La sua sepoltura proteggerà Atene in caso di guerra.
Edipo è privato della vista, ma viene attraversato da più acute percezioni, entra in simbiosi con la natura, si sente chiamato dalle Eumenidi. Ha tagliato i ponti con tutto il suo mondo, non è più furioso, fa i conti con la razionalità. Sa di dovere accettare il suo destino, non dimentica il passato ma cerca di sostenerlo: il disgusto, il terrore per le colpe commesse lo accompagnano ancora ma adesso cerca un senso per tutto quello che gli è accaduto. Edipo ha cercato di morire ma qualcosa glielo ha impedito e ha continuato a nutrirsi del suo dolore".
Una chiave di lettura ribadita anche dal regista in occasione della conferenza di stampa di presentazione della 60/a edizione del ciclo di spettacoli classici promossi a Siracusa dall'Inda: "Edipo - dice - ci insegna che il proprio destino non si deve combattere, che opporsi al destino conduce alla disfatta. E' stato un re, ma ha imparato la lezione. Cieco, vecchio e povero vuole fermarsi a Colono, vuole ascoltare e obbedire all'Oracolo".
"Edipo - chiosa Sartori - ora è un martire, un monito, il messaggero avverte della sua assunzione in cielo. E quindi la sofferenza ha purificato lui e coloro che lo circondano. Siamo a un passo dal Cristianesimo".
Il cast e i tecnici sono gli stessi della prima esperienza di Carsen a Siracusa: Traduzione di Francesco Morosi, scene di Radu Boruzescu e costumi di Luis Carvalho. Affiancano Giuseppe Sartori, Fotini Peluso, Rosario Tedesco, Elena Polic Greco, Clara Bortolotti, Massimo NicoliniPaolo Mazzarelli, Simone Severini. Resta in scena fino al 28 giugno.
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