"Il sindaco non mi ha ricevuto,
perché 'non ho richiesto un incontro formale'. Abbiamo parlato
solo al telefono, alla presenza dei suoi collaboratori. Durante
il colloquio ho sentito diverse teorie, compresa una che mi
rimarrà impressa: i vigili sarebbero intervenuti per
l'identificazione perché lo striscione costituirebbe una
pubblicità commerciale, un modo scorretto per promuovere la
vendita dei prodotti del forno. Lascio a voi i commenti". Lo
racconta la senatrice Ilaria Cucchi che in serata pubblica un
post per raccontare la sua visita ad Ascoli per portare la
solidarieta a Lorenza Roiati, imprenditrice de
'L'Assalto ai forni'. Cucchi rivela anche d'aver scoperto "al
termine della chiamata, di essere stata registrata. Come se per
me fosse un problema. Anche qui, lascio giudicare a voi".
La senatrice rende noto che "il prefetto e il questore,
invece, mi hanno ricevuto. Ne ho apprezzato la disponibilità al
confronto, cosa evidentemente non scontata di questi tempi. Ho
chiesto di fare il possibile per accertare le responsabilità sui
fatti del 25 aprile, incluse le ignobili scritte che qualche
camerata cuor di leone ha voluto esporre con il favore del
buio". Ma aggiunge "Un agguato vigliacco a Lorenza, e ai nostri
stessi diritti. Che oggi corrono un pericolo di cui dobbiamo
essere tutte e tutti consapevoli".
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