Una 'rivoluzionaria' terapia
mininvasiva, sperimentata in Giappone contro il dolore cronico
per artrosi al ginocchio e fascite plantare, è stata introdotta
ad Avellino dall'Azienda ospedaliera "san Giuseppe Moscati". La
radiologia interventistica guidata da Giulio Lombardi, ha
effettuato con successo i primi trattamenti su una donna di 42
anni di Benevento e un 40enne e un 70enne della provincia di
Avellino.
La tecnica d'avanguardia, denominata Tame, (Transcatheter
arterial micro-embolization), eseguita in pochi centri italiani,
consiste nella introduzione di un catetere dal diametro di circa
0,6 millimetri in un'arteria del polso o dell'inguine,
somministrando particelle emobilizzanti nei vasi sanguigni
anomali, che bloccano e sopprimono l'infiammazione.
"L'intervento - spiega Lombardi - viene eseguito in anestesia
locale, dura circa un'ora e non richiede il ricovero
ospedaliero. La localizzazione dei 'moyamoya' (termine
giapponese che significa 'nuvola di fumo', ma che si riferisce
ai vasi sanguigni che causano il dolore - ndr) attraverso
l'angiografo e l'ecografo, ci consente di intervenire
direttamente sul fonte del dolore. A differenza degli
antidolorifici e delle iniezioni bloccanti, che hanno spesso
soltanto un effetto temporaneo, il trattamento Tame blocca la
causa sottostante arrestando la progressione
dell'infiammazione".
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