TUNISI - Dal sito archeologico di Kerkouane, nel governatorato tunisino di Nabeul, unica città del Mediterraneo ad aver conservato integralmente il suo tessuto urbano e architettonico fenicio-punico, è stato dato ufficialmente il via alle iniziative previste per la 34/a edizione del Mese del Patrimonio (che si concluderà il 18 maggio), sul tema "Patrimonio e arte, memoria della civiltà".
In occasione della cerimonia di apertura la ministra degli Affari Culturali, Amina Srarfi, ha annunciato all'agenzia di stampa Tap, l'avvio dei preparativi per lo sviluppo del dossier per l'iscrizione della jebba tunisina nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, e che sono in corso i preparativi per completare le nuove domande di registrazione degli elementi del patrimonio immateriale, la più recente delle quali, nel dicembre 2024, riguarda le arti performative dei Twayef delle tribù di Ghbonten. La ministra ha inoltre affermato che il ministero sta seguendo l'attuazione delle raccomandazioni relative alla domanda di iscrizione dell'isola di Djerba nella Lista del Patrimonio Mondiale e sta lavorando per ultimare i passaggi necessari per la domanda del "villaggio di Sidi Bou Said: Centro di ispirazione culturale e spirituale nel Mediterraneo".
Inoltre il ministero, ha aggiunto Srarfi, si è impegnato a prestare la dovuta attenzione alle varie componenti del patrimonio nazionale, sia materiali che immateriali, attraverso numerosi programmi e progetti su larga scala, tra cui il progetto di restauro della Grande Moschea Zitouna nella capitale, il restauro e la valorizzazione della Grande Moschea di Kairouan e dei suoi immediati dintorni, la riabilitazione dei bacini Aghlabid e di diversi elementi delle mura della medina di Kairouan, lo sviluppo del museo archeologico di Cartagine e il restauro dell'anfiteatro romano di El Jem. Particolare attenzione è riservata anche a tutti i siti tunisini inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
La ministra ha chiarito che la scelta del sito di Kerkouane, iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dal 1986, per il lancio ufficiale di questa edizione del Mese del Patrimonio mira a valorizzare le ricchezze archeologiche e storiche della Tunisia, in particolare attraverso approcci artistici creativi e innovativi. È anche un invito a visitare questi luoghi della storia e della memoria, a sviluppare attorno a essi attività culturali, artistiche ed economiche e a farli conoscere meglio a livello nazionale e internazionale. In quest'ottica, l'avvio dell'edizione 2025 è stato arricchito da uno spettacolo intitolato "La Dame de Kerkouane" in cui protagonisti sono stati teatro, musica, danza e canto in lingua punica, una creazione immersiva, realizzata con tecnologie digitali ed effetti di luce, che ha offerto una reinterpretazione sensoriale della vita quotidiana degli abitanti della città punica, ripercorrendo al contempo i rivolgimenti storici che ha vissuto nel corso dei secoli.
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