Tempo di giurie per i due più importanti festival di cinema: oggi Cannes l'ha completata annunciando tutti i membri tra cui Alba Rohrwacher, mentre il cda della Biennale di Venezia ha accolto la proposta del direttore Alberto Barbera e ha nominato il regista americano Alexander Payne presidente della giuria che assegnerà il Leone d'oro il 6 settembre. E Kering con il festival di Cannes hanno annunciato che il premio Women in Motion quest'anno andrà a Nicole Kidman per la sua carriera e il suo impegno nel cinema al femminile.
Per l'attrice e produttrice è il ritorno sulla Croisette dal 70/mo del festival nel 2017. Anni fa l'attrice di Eyes Wide Shut e Babygirl fece una scommessa, non solo mantenuta ma superata: fare un film con una regista ogni 18 mesi: con la sua società Blossom Films ha collaborato con 19 registe dal 2017. Alba Rohrwacher sarà sulla Croisette per il 78/mo festival che comincerà il 13 maggio con un solo film italiano in concorso tra i 21: Fuori di Mario Martone con Valeria Golino nel ruolo della scrittrice Goliarda Sapienza (e con Elodie e Matilda De Angelis).
Alba Rohrwacher è parte della giuria internazionale presieduta dalla francese Juliette Binoche: ci saranno l'attrice e regista americana Halle Berry prima donna afroamericana a vincere l'Oscar (Monster's Ball), la regista e sceneggiatrice indiana Payal Kapadia (vinse il Grand Prix un anno fa con il magnifico All We Imagine as Light), la scrittrice franco-marocchina Leila Slimani, il regista, documentarista e produttore congolese Dieudo Hamadi, il regista e sceneggiatore coreano Hong Sang-soo, il regista, sceneggiatore e produttore messicano Carlos Reygadas e l'attore americano Jeremy Strong. Classe 1979, Alba Rohrwacher è una habitué del festival di Cannes dove ha presentato in concorso, diretta dalla sorella Alice: Le meraviglie, Lazzaro felice e La Chimera ma anche con Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone e Tre Piani di Nanni Moretti. Tra le attrici più internazionali (è stata tra le presentatrici all'ultimo Oscar), ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui una Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.
Sarà invece un cineasta-cinefilo alla guida della giuria internazionale dell'82/a Mostra del cinema: Alexander Payne, regista del Nebraska, classe 1961, che succede a Isabelle Huppert, Damien Chazelle, Julianne Moore, Bong Joon-ho e Cate Blanchett. "Pur ammettendo il mio disagio come regista nel dover confrontare i film tra loro, mi inchino alla storia quasi centenaria della Mostra del Cinema di Venezia, che celebra a gran voce il cinema come forma d'arte. Non potrei essere più entusiasta", ha commentato Payne, sottolineando "grande onore e gioia" per far parte della giuria della Mostra che comincerà il 27 agosto. Payne ha vinto due Oscar, entrambi per migliore sceneggiatura non originale: nel 2012 per la sceneggiatura di uno dei suoi film più belli, Paradiso Amaro, e prima ancora nel 2005 per la sceneggiatura di Sideways - In viaggio con Jack.
I suoi film sono stati candidati a 24 premi Oscar, quattro dei quali come miglior film e tre come miglior regista. Con l'ultimo film, The Holdovers - Lezioni di vita del 2023 con Paul Giamatti e Dominic Sessa (sarà Anthony Bourdain nel biopic sul cuoco, gastronomo e scrittore statunitense suicida nel 2018), ha vinto la statuetta per la miglior attrice non protagonista, Da'Vine Joy Randolph e molto altro tra cui il Golden Globe a Giamatti. Payne, origine greca, appassionato di cinema da sempre e fervente sostenitore della conservazione del cinema, fa parte dei consigli di amministrazione della Film Foundation e del Telluride Film Festival. Attualmente sta preparando un nuovo film da girare nella Danimarca rurale e il suo sogno è di realizzare un western.
Il direttore Alberto Barbera ha commentato: "Alexander Payne appartiene alla ristretta cerchia di registi-cinefili la cui passione per il cinema è alimentata dalla conoscenza dei film del passato e dalla curiosità per il cinema contemporaneo, senza confini o barriere di alcun tipo. Queste qualità, unite alla sua esperienza come sceneggiatore, lo rendono il candidato ideale per presiedere i lavori della Giuria di Venezia, chiamata a valutare film provenienti da tutto il mondo. Sono grato ad Alexander per aver accettato il mio invito, che suggella una conoscenza che risale ai tempi del suo cortometraggio di laurea alla Ucla".
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