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Il pianto delle trans, "Francesco ha fatto tanto per noi"

Il pianto delle trans, "Francesco ha fatto tanto per noi"

Don Andrea, "Spero che le porte che ha aperto non si chiudano"

CITTÀ DEL VATICANO, 23 aprile 2025, 12:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Padre, padre, mi sono appena svegliata e vedo che è morto Papa Francesco, tanto ci ha aiutato, tanto ha fatto per noi". E' il pianto disperato di Camilla (nome di fantasia), lunedì mattina, di una delle trans che ha trovato accoglienza presso la parrocchia di Torvajanica, sul litorale romano.
    Don Andrea Conocchia ha appena reso omaggio alla salma di Papa Francesco esposta in basilica. Mostra all'ANSA i video e fa ascoltare alcuni dei vocali che gli sono arrivati lunedì mattina. Le sue amiche e parrocchiane trans "sono sconcertate e ora hanno paura di essere abbandonate", dice. "Venerdì voglio tornare con loro a San Pietro per un ultimo saluto al Papa che ci ha voluto bene". Don Andrea e un gruppo di transessuali quasi ogni mercoledì mattina erano in Vaticano per l'udienza generale di Papa Francesco. Lui trovava un momento per salutare tutti e a don Conocchia, impegnato nella pastorale Lgbt, il Papa ha sempre detto: "Vai avanti, vai avanti". Poi con qualcuna delle ragazze Francesco ha cominciato una corrispondenza: loro scrivevano, il Papa rispondeva. Loro portavano le loro specialità culinarie, Francesco ringraziava.
    Il parroco della Beata Vergine Immacolata, una piccola chiesa di Torvaianica da cui si vede il mare, dice: "Avevo sperato quando l'ho visto domenica, speravo che con la stagione buona lui si sarebbe inventato qualcosa e che saremmo tornati a poterlo vivere nelle udienze generali del mercoledì. Lunedì è stata una giornata di grande dolore e profonda tristezza".
    "Piango". "E' da lunedì che penso a tutte quelle persone che il Papa ha aiutato dalla pandemia nella parrocchia di Torvajanica hanno perso un riferimento, hanno perso una sicurezza, una persona che gli ha dato tanto riconoscimento e aiuto materiale attraverso l'Elemosineria. Sono smarrite. Spero che venerdì possiamo salutarlo insieme con le ragazze transessuali e qualche amico omosessuale. Ma spero soprattutto che le porte che il Papa ha aperto non si chiudano e che i processi possano essere portati avanti con coraggio e profezia"
   

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