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Bistocchi, Festival Nazioni è punto di riferimento

Bistocchi, Festival Nazioni è punto di riferimento

Per presidente Assemblea 'eccellenza regionale e nazionale'

PERUGIA, 28 aprile 2025, 18:46

Redazione ANSA

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"Il festival delle Nazioni di Città di Castello è un appuntamento fisso, un punto di riferimento del calendario delle manifestazioni culturali dell'Umbria e dell'Italia intera": a sottolinearlo è la presidente dell'Assemblea legislativa Sarah Bistocchi. "Una vera eccellenza nel panorama regionale e nazionale, che va tutelata, valorizzata e supportata nella crescita e nella promozione" sostiene.
    "Tanto più - afferma Bistocchi -, che tale evento nasce non solo perché mosso da un legittimo intento culturale, ma con l'obiettivo di contribuire alla reciproca comprensione dei popoli in un'Europa ancora dilaniata dalle differenze e dalle diffidenze. E ciò che prima era l'Europa, oggi è il mondo intero: mai come in questo momento, con la congiuntura sociopolitica attuale, che conta diversi conflitti in diversi paesi, abbiamo bisogno di sentirci uniti, sotto gli stessi ideali di uguaglianza, tolleranza e fratellanza, e sotto un'unica bandiera, quella della pace. Il Festival delle Nazioni, dunque, grazie all'attività della neo presidente e del neo direttore artistico, sono certa che saprà raccogliere questa importante ed attuale sfida, soprattutto quando le armi a disposizione sono le note e gli spartiti, gli strumenti e la musica.
    Quanto al programma del 2025, con l'omaggio alla Francia, siamo in presenza di un ricchissimo cartellone di concerti, attività collaterali e prime assolute, che calamiteranno in Umbria l'attenzione del mondo. Ma senza dimenticarci di un appuntamento fondamentale per noi umbri e per il mondo della cristianità: gli 800 anni del Cantico delle Creature di San Francesco. L'idea di celebrarlo con la prima mondiale di una composizione per coro e orchestra firmata dal premio Oscar Nicola Piovani è un gioiello che impreziosisce ancora di più una edizione che davvero non può essere persa per ricchezza e bellezza. Al centro dunque le contaminazioni tra linguaggi musicali e artistici, ma anche tra culture diverse. Protagonisti inoltre i talenti e le realtà musicali umbre, come l'Umbria Ensemble. Plauso anche per il rapporto con i giovani e le scuole, e per la scelta di celebrare il 50/o anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, intellettuale, poeta e regista che denunciò il conformismo e l'omologazione in tempi in cui non era facile farlo. L'auspicio è che l'edizione 2025 del Festival delle Nazioni possa essere apprezzato sempre di più dagli umbri e da chi scelga di venire in Umbria per immergersi in un'atmosfera unica, fatta di musica di alta qualità, ma anche di verdi e incontaminati panorami come solo la nostra terra è capace di offrire. Palazzo Cesaroni, del quale ho l'onore di essere presidente, non può non essere a fianco di questa importante realtà, ormai pietra miliare della cultura umbra e internazionale, che merita da parte delle Istituzioni tutte rispetto per la sua storia, apprezzamento per il suo lungo corso, e tutto il sostegno possibile per quello che ancora possiamo fare, insieme".
   

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