Mentre si conferma in questi
giorni come la "Capitale del vino giovane", del bere consapevole
e di progetti eco-sostenibili, Città di Castello si fa avanti
anche per sostenere iniziative come quella delle "vigne urbane",
coltivazioni uniche incastonate nel cuore delle aree
metropolitane.
Per la 12/a edizione di Only Wine si registra intanto un boom
di visitatori e cultori delle eccellenze agroalimentari. Fino a
lunedì 28 aprile, nella cornice rinascimentale del parco di
Palazzo Vitelli a Sant'Egidio e del centro storico con le
iniziative di "Extra wine", il "Salone dei giovani produttori e
delle piccole cantine" propone il meglio della produzione
vinicola in Italia e nel mondo con oltre 100 giovani vignaioli,
fra cui anche Ucraini e Giapponesi: la formula è unica, sono
tutti under 40, titolari di aziende piccole ma di grande
qualità.
Ma non solo. Per la prima volta in Italia, infatti, i
produttori della "Urban Vineyards Association" presentano a
Città di Castello il loro progetto, portando in degustazione
vini provenienti da diverse vigne urbane nel mondo, con il
Catalogo dei vini urbani, e una masterclass con sette etichette
di vini provenienti dall'associazione, in presenza del
presidente Nicola Purrello, di alcuni soci produttori, sotto la
guida di Francesco Saverio Russo, co-organizzatore di Only Wine
insieme ad Andrea Castellani.
"Città di Castello - hanno commentato il sindaco Luca Secondi
e l'assessore al Turismo, Letizia Guerri - è pronta a fare la
sua parte per ospitare e supportare iniziative come quella delle
'vigne urbane' ed altri progetti con grandi risvolti a carattere
sociale, tenendo sempre alto ovviamente il livello di qualità ed
innovazione che Only Wine da oltre 12 anni propone e garantisce
promuovendo a 360 gradi il territorio e le sue eccellenze".
L'"Uva" è un'associazione internazionale nata con l'obiettivo
di tutelare e valorizzare il patrimonio rurale, storico e
paesaggistico rappresentato dalle vigne urbane. La missione
dell'associazione è quella di promuovere questo patrimonio sotto
il profilo culturale e turistico, rendendolo una risorsa
produttiva per la collettività e per il futuro, nel pieno
rispetto dell'ambiente. L'associazione persegue questo scopo
attraverso politiche vitivinicole e sociali orientate
all'integrazione e alla sostenibilità.
Fondata a Torino nel 2019, l'associazione conta oggi 27 vigne
urbane in dieci Paesi distribuiti tra Europa, Nord America,
America Latina e Australia. In Italia si annoverano le vigne
urbane di Bergamo (Cascina Moroni), Bolzano (Weigut Nusserhof),
Catania (Etna Urban Winery), Firenze (Vigna Michelangelo),
Palermo (Vigna del Gallo), Torino (Vigna Villa della Regina) e
Venezia (San Francesco della Vigna, Sant'Elena, San Michele e
Vignole). Ed ora quindi anche Città di Castello si metterà al
lavoro per entrare nell'associazione, anche grazie a progetti
già attivi in città.
L'ultima giornata di Only Wine, quella di lunedì 28 aprile,
sarà riservata esclusivamente agli operatori del settore e alla
stampa. Sarà arricchita pure da appuntamenti ad alto valore
aggiunto, come l'intervento del prof. Vincenzo Russo (Iulm
Milano) sul neuromarketing applicato al vino, in collaborazione
con Amorim.
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