E' un Papa Francesco amante del
tango argentino al quale era molto legato quello che ha
ricordato Alberto Bustos, direttore del coro dell'Università per
Stranieri di Perugia. Il quale per il pontefice ha composto nel
giorno della sua elezione anche una Misa tango che non ha potuto
mai far ascoltare a Bergoglio ma ora vorrebbe poter eseguire per
ricordarlo.
"Papa Francesco veniva dal barrio Flores di Buenos Aires -
ha detto parlando con l'ANSA Alberto Bustos - dove la cultura
del tango è molto sentita. E lui amava quella musica. Era figlio
di emigrati italiani in Argentina e viveva in una città di 17
milioni di abitanti dove si fondono le culture di tanti Paesi,
come Spagna, Germania e nazioni arabe. Culture che spesso si
ritrovano unite nel tango".
La Misa Tango è stata eseguita più volte dal coro
dell'università per stranieri insieme ai cori delle università
di Camerino e di Ancona. Anche in Germania ma mai alla presenza
di Papa Francesco. "Spero che tra qualche tempo si possa
proporre ancora per ricordalo" ha auspicato il maestro.
Originario di Cordoba, la seconda città dell'Argentina dove ha
sede tra l'altro la più antica università del sud America,
fondata dai gesuiti. E' qui che Bustos si è laureato in
composizione conseguendo poi diversi master in Italia dove vive
da 30 anni, prima a Roma e ora a Perugia.
"Di Papa Francesco - ha sottolineato il maestro - ora che è
scomparso sta emergendo con ancora con più prepotenza la sua
figura umana e religiosa. Noi argentini siamo orgogliosi di lui
ma ma anche tanto tristi perché ci ha lasciato troppo presto".
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