"L'80/o anniversario della
Liberazione è l' occasione per rinnovare l'impegno comune verso
i valori che da quella giornata hanno preso forma: libertà
democrazia, autogoverno. È un'eredità che ha radici profonde
anche in Trentino, e che trova continuità nelle istituzioni e
nella partecipazione delle comunità locali". È quanto ha
ricordato oggi il presidente della Provincia autonoma di Trento,
Maurizio Fugatti, intervenuto alle celebrazioni istituzionali
che si sono svolte questa mattina a Trento, promosse dal Comune
e dal Commissariato del Governo, con il supporto del Comando
Truppe Alpine.
Nel suo intervento, Fugatti ha ricordato il significato
storico e civile del 25 aprile, sottolineando come "la
Liberazione del 1945 abbia rappresentato non solo la sconfitta
del nazifascismo, ma anche l'avvio di un processo di riscatto e
ricostruzione democratica per l'intero Paese".
È stato ricordato "il contributo dato alla Resistenza anche dal
Trentino, che visse con particolare intensità gli ultimi
drammatici giorni della guerra, tra cui la battaglia per la
liberazione di Riva del Garda e le stragi in val di Fiemme,
avvenute dopo la fine ufficiale del conflitto".
Il governatore trentino ha poi voluto rendere omaggio "a
tutte le testimoni e i testimoni di quella stagione, e ha
ricordato in particolare la figura di Renato Ballardini,
partigiano e figura chiave nel secondo dopoguerra, tra i
protagonisti del percorso autonomistico trentino, mancato lo
scorso febbraio".
Un passaggio del suo intervento ha riguardato proprio
l'autonomia speciale del Trentino, vista come frutto diretto di
quella stagione storica. Il presidente ha evidenziato come le
lotte per l'autogoverno, ispirate ai valori della Resistenza,
furono una risposta democratica al centralismo imposto dal
regime fascista. Ha citato, tra gli altri, il movimento ASAR e
il manifesto del 1944 di Giannantonio Manci, che coniugava
autonomia e libertà politica.
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