"E' un 25 aprile importante per
ricordare quello che è stato un passaggio fondamentale nella
storia del nostro Paese, ma non è solo per ricordare, ma è anche
per riflettere su quello che nel mondo di oggi dobbiamo fare.
Grazie a tanti uomini e a tante donne abbiamo un Paese
democratico, un Paese libero. Oggi più che mai dobbiamo
ricordare la Resistenza, dobbiamo ricordare chi ha lasciato la
propria vita, e farne tesoro per il futuro. E' un momento per me
molto emozionante. E' il mio primo 25 aprile da sindaca. E' una
giornata anche più particolare perché siamo nel momento del
lutto di Papa Francesco e prima della cerimonia faremo un minuto
di silenzio per ricordarlo". Così la sindaca di Firenze, Sara
Funaro, nell'ambito delle cerimonie che ci sono state in città.
"La Resistenza fu l'origine morale e politica della
Costituzione", ha poi detto parlando dall'arengario di Palazzo
Vecchio. "Mai come oggi il 25 aprile ci interpella non come una
semplice commemorazione, ma come una chiamata. Una chiamata a
tornare alle radici vive della nostra Repubblica - ha
sottolineato - Perché la Resistenza, purtroppo, non è oggi
riconosciuta per ciò che fu: l'atto costituente da cui è nata la
nostra libertà. Non una parentesi della storia, ma l'origine
morale e politica della nostra Costituzione. Non una memoria
divisiva, ma il fondamento più alto della nostra comunità
democratica".
"È l'Italia che non ha paura di dirsi antifascista, perché
conosce il prezzo della libertà. Questa Italia ci chiama ancora.
E ci chiede oggi, qui, a Firenze, città che fu di Lanciotto
Ballerini, di Teresa Mattei, di Silvano Sarti, se vogliamo
essere spettatori distratti o protagonisti consapevoli del
nostro tempo", ha aggiunto Funaro. Alla cerimonia, oltre alla
sindaca Sara Funaro, sono intervenuti il giornalista Aldo
Cazzullo e la presidente dell'Anpi provinciale di Firenze, Vania
Bagni. Le celebrazioni istituzionali erano cominciate alle 10 in
piazza dell'Unità d'Italia, dove ci sono stati l'alzabandiera
solenne e la deposizione di una corona di alloro al monumento ai
caduti di tutte le guerre alla presenza della sindaca Sara
Funaro, del prefetto Francesca Ferrandino, del presidente della
Toscana Eugenio Giani, di rappresentanti delle associazioni
combattentistiche e delle Forze armate.
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