Per pericolo di fuga il gip
Alessandro Moneti ha convalidato il fermo e disposto la misura
del carcere per i due cugini, italiani di seconda generazione di
origine serba, che da sabato sono in stato di fermo a Firenze.
Sono un 20enne, per l'agguato vicino alla piazza dell'Isolotto
del 17 aprile scorso ai danni di un 24enne, rimasto gravemente
ferito; e il cugino 19enne per aver ferito con un colpo di
pistola al piede un 21enne, la sera del 15 dicembre 2024 alle
Piagge, un altro rione popolare nelle periferie di Firenze. Il
gip ha inoltre ritenuto che sussistano gravi indizi di
colpevolezza a carico dei due giovani: il 20enne è accusato di
concorso in tentato omicidio, concorso in lesioni e porto
abusivo di arma; il cugino 19 enne è indagato per concorso in
lesioni e porto abusivo di arma.
Le due aggressioni, secondo l'accusa, sarebbero avvenute
nell'ambito di una guerra tra gang giovanili rivali di Firenze.
M.M., secondo l'accusa, lo scorso 17 aprile, avrebbe teso
un agguato in piazza dell'Isolotto a due ragazzi italiani di
seconda generazione di origine del Nord Africa con la complicità
di altre sei persone, ancora da individuare (le indagini
proseguono). Il commando di ragazzi, tutti incappucciati,
secondo quanto ricostruito una volta sceso dall'auto, si è
avvicinato ai due, 24 e 20 anni. Un aggressore avrebbe sparato
al 24enne con un revolver colpendolo alla gamba e alla schiena.
Gli altri avrebbero sferrato pugni all'altro malcapitato.
La banda poi è scappata in auto, lasciando a terra i due
feriti. Questo episodio, ritiene l'accusa, sarebbe da
ricollegare a un raid avvenuto il 15 dicembre 2024 alle Piagge,
quando il cugino 19enne, a seguito di una lite avvenuta in
discoteca nei giorni precedenti, sparò un colpo di pistola
ferendo al piede un 21enne, il quale ebbe 30 giorni di prognosi.
Le indagini sono ancora in corso per individuare i complici e
per ricostruire la geografie dei gruppi giovanili che si sono
fronteggiati con violenza nei vari episodi.
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