"E' arrivata una doppia vittoria:
nel primo tempo abbiamo dominato, ma mi è piaciuta tanto anche
la sofferenza e la voglia di non prendere gol che abbiamo avuto
nel secondo": così il tecnico della Juventus, Igor Tudor, dopo
il 2-0 contro il Monza. "Calcoli e punti mi fanno impazzire, è
una cosa che non serve a nulla e ti fa perdere solo energie -
aggiunge sui prossimi appuntamenti con un posto in Champions
ancora tutto da conquistare - e noi adesso pensiamo al Bologna,
poi alla Lazio, infine a Udinese e Venezia: dobbiamo prepararne
una per volta". Il volto triste della Juve è quello di Kenan
Yildiz: "Si nascondeva sotto l'asciugamano, non voleva farsi
vedere - il retroscena di Tudor sul turco espulso per un colpo
proibito a Bianco a fine primo tempo - ma è troppo buono, gli
servirà di insegnamento anche se rivedendo l'azione era stato
strattonato e cercava di liberarsi: ora saremo penalizzati
perché mancheranno lui, Gatti e Koopmeiners ha questo problema a
un tendine, ma ci prepareremo con 11 titolare e cinque
sostituzioni che saranno tutti forti". Chi ha ritrovato il
sorriso è Nico Gonzalez: "E' stata una bella partita, quando
siamo rimasti in 10 dovevamo lottare e combattere e lo abbiamo
fatto - dice il marcatore del primo gol bianconero - e adesso
dobbiamo continuare così: abbiamo ancora quattro gare
fondamentali, a Bologna vincerà chi avrà più voglia".
L'argentino applaude il suo allenatore: "E' un mister che lavora
sulla testa e non molla mai, ha portato l'energia e la
positività di cui aveva bisogno questo gruppo" la risposta
sull'impatto di Tudor. Poi una battuta finale: "Ora scappo che
c'è Boca-River" dice tra le risate della sala stampa, mostrando
il cellulare su cui stava già guardando il Superclasico.
Al Monza resta il rammarico di non essere riuscito a riaprire
la gara durante tutto un secondo tempo giocato in superiorità
numerica: "Abbiamo prodotto troppo poco, abbiamo fatto benino ma
senza tirare - l'analisi di Alessandro Nesta - mentre il primo
tempo non mi è proprio piaciuto, eravamo troppo bassi e non
riuscivamo a ripartire". E sulla direzione arbitrale, "Non ne
parlo perché non ha condizionato nulla, lo avevo fatto dopo
Atalanta e Milan perché in quelle occasioni ce l'hanno fatta
grossa". Ora per la retrocessione manca soltanto la matematica:
"Quest'anno ci deve lasciare il sapore amaro della sconfitta, ma
non ho alcun rammarico" conclude in conferenza stampa.
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