Monsignor Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica papale di Santa Maria Maggiore, 53 anni, è l'unica persona menzionata nel testamento di Bergoglio. A lui il pontefice ha dato istruzioni precise per il suo ultimo viaggio terreno ed è colui a cui ha indicato come dimora per le sue spoglie Santa Maria Maggiore, interrompendo la secolare tradizione che prevede l'inumazione dei pontefici a San Pietro.
Nato il 31 gennaio 1972 a Biržai, in Lituania, è il più giovane di cinque figli e poiché le autorità sovietiche limitavano la pratica religiosa e la catechesi, la sua prima educazione religiosa è stata privata e compiuta in modo sobrio.
Ha rapidamente assunto ruoli di rilievo nella Chiesa lituana, nel 2004 ha conseguito il dottorato in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana e dal 2006 è entrato nel Servizio Diplomatico della Santa Sede, prestando la sua opera presso diverse rappresentanze pontificie in Bolivia, Georgia, Svezia, Stati Uniti e nel Congo. Nel dicembre 2021 papa Francesco lo ha nominato commissario straordinario, con delega alla gestione dei beni del capitolo, per la basilica di Santa Maria Maggiore, citando "le particolari complessità della gestione economica e finanziaria del capitolo ...acuite dalla diffusione della pandemia". Il 15 aprile 2023 ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede. Il 20 marzo 2024, papa Francesco lo ha nominato arciprete coadiutore di Santa Maria Maggiore.
In una intervista al Servizio di informazione religiosa Sir, Il porporato ricordava il legame speciale del pontefice con l'icona mariana, che ha visitato 126 volte nel corso del pontificato: "Ogni volta che Papa Francesco viene qui in preghiera - affermava facendo riferimento alla Basilica di Santa Maria Maggiore - emerge con chiarezza questo rapporto speciale.
Il Santo Padre desidera sempre contemplare il volto della Madre di Dio, Madre della Chiesa, una Madre che si prende cura della salute spirituale e corporale di tutti i fedeli". Recentemente Makrickas ha raccontato di aver suggerito nel 2022 a Bergoglio - vista la sua profonda devozione alla Madonna - se non pensasse di stabilire la sua tomba proprio a Santa Maria Maggiore ma il pontefice avrebbe risposto sorridendo che i papi vengono sepolti a San Pietro. Poi, dopo una settimana, Bergoglio ci ha ripensato e lo ha chiamato. "La Madonna mi ha detto: preparati la tomba; sono molto felice che la Madonna non mi ha dimenticato", disse il pontefice al cardinale Roland Mackrikas, che si è occupato quindi in prima persona di tutte le operazioni riguardo la realizzazione della tomba del pontefice.
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