Per i senzatetto è semplicemente "don Corrado". A Roma lo riconoscono già dal suo furgoncino bianco, pieno di viveri e coperte per i bisognosi. È Konrad Krajewski, il cardinale a capo dell'Elemosineria Apostolica, l'ufficio del Vaticano che ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Pontefice. A sceglierlo in quel ruolo è stato proprio Papa Francesco, ad appena cinque mesi dal suo insediamento ad agosto 2013. Prima, si era occupato del cerimoniale, sia per Giovanni Paolo II che per Benedetto XVI.
Konrad Krajewski è nato a Lodz, in Polonia, nel 1963. Dopo gli studi liceali, nel 1982 è entrato nel seminario diocesano cittadino. L'11 giugno 1988, dopo aver ottenuto la laurea in Teologia presso l'Università Cattolica di Lublino, è stato ordinato sacerdote. Per due anni ha svolto lavoro pastorale nella propria diocesi come vicario parrocchiale, prima a Rusiec e poi a Lodz, prima di essere mandato a Roma nel 1990. Durante la permanenza nella Capitale è stato anche cappellano della clinica ortopedica e traumatologica dell'Università La Sapienza.
Nel 1995 torna in patria dove resterà per circa tre anni, prima di trasferirsi di nuovo a Roma, presso l'ufficio delle celebrazioni liturgiche del Pontefice. Sotto il pontificato di Bergoglio è stato dapprima nominato vescovo, sempre nel 2013, e poi cardinale nel concistoro del 28 giugno 2018.
La carriera ecclesiale lo ha portato però ad essere sempre vicino ai poveri e ai bisognosi, diventando il 'braccio destro' di papa Francesco nelle strade. Proprio per questo il Pontefice lo ha inviato più volte in diverse città dell'Ucraina per consegnare viveri, materiali e aiuti alla popolazione martoriata dalla guerra. A dicembre scorso ha anche celebrato la messa di Natale nei villaggi più colpiti dal conflitti dove aveva consegnato un camper medico e sei ecografi destinati agli ospedali bombardati.
A Roma è divenuto celebre non solo per l'informalità e la vicinanza con cui si prende cura dei senzatetto della Capitale, ma anche per aver creato alcuni servizi per i clochard nella zona di San Pietro, dalla doccia al barbiere. Nel 2019 fu protagonista di un episodio avvenuto nel palazzo occupato di Spin Time, nel centro di Roma, quando violò i sigilli ai contatori calandosi in un tombino per ripristinare la corrente elettrica agli occupanti. "Lì dentro ci sono 500 persone, 100 bambini, bisognava aiutarli. Me ne assumo la responsabilità, pagherò la multa", disse.
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