Marito di una pianista
professionista, specialista in musica barocca e tra le altre
cose direttrice del coro di Kiev, l'ambasciatore Fabrizio Romano
minimizza: "Io? Sì suono il pianoforte, ma come un buon
dilettante con una grande passione per la musica". Che lo ha
portato a concepire l'idea di produrre, nell'ambito delle linee
guida della diplomazia italiana che promuove la nostra cultura
nel mondo oltre che l' imprenditoria ed il commercio, un poema
sinfonico a sfondo storico dedicato al Grande Assedio di Malta
del 1565, ideato e composto dal maestro Pietro Cangiano eseguito
in prima mondiale venerdì scorso.
"E' un dono personale ed al tempo stesso dell'Italia al
popolo maltese intero", ha detto Romano al momento della
presentazione alla presenza del ministro per la Cultura, Owen
Bonnici, che ha collaborato alla produzione dell'Ambasciata,
ricordando che a giugno prossimo passerà il testimone di una
sede che cura oltre 15mila residenti nonché forti investimenti
italiani nel paese con la crescita economica più forte della Ue.
Nella imponente cornice barocca della Concattedrale di San
Giovanni, famosa per ospitare due delle più famose opere di
Caravaggio (San Giovanni Decollato e San Bartolomeo che legge),
l'autore ha eseguito l'opera in prima mondiale, dirigendo gli 80
elementi della Malta Philarmonic Orchestra, il tenore Michael
Alfonsi ed i 30 elementi del corso Ars Cantandi, guidato dalla
maltese Mariella Spiteri Cefai. Settanta minuti ininterrotti,
salutati da dieci minuti di applausi con richiesta di bis.
"La serata di venerdì scorso - spiega Romano - è in qualche
modo cominciata tre anni fa, quando per caso venni a sapere che
un compositore italiano aveva scritto un poema sull'Assedio di
Malta". Si trattava di Pietro Cangiano (romano, compositore,
direttore e pianista con collaborazioni con Aranovich, Berio,
Giullini, Sinopoli, Sawallisch e Muti, tra gli altri).
"Lo contattai e mi propose di farmi conoscere l'opera al
pianoforte, in residenza". E lì, con il panorama delle mura
della Valletta e del Forte San Elmo, a far da sfondo "Cangiano
ha eseguito l'intera opera, conquistandomi".
Il Grande Assedio, evento relativamente poco studiato nei
manuali di storia delle scuole italiane, "ha segnato un momento
fondamentale nella storia dell'Europa" rimarca Romano in una
conversazione con l'ANSA. Appena sei anni dopo, l'impero turco
fu definitivamente sconfitto con la Battaglia di Lepanto. Ma il
fallito assedio di Malta aveva già segnato l'inizio del declino
Ottomano.
Quattrocentosessanta anni fa poche centinaia di Cavalieri di
San Giovanni - che dopo essere stati cacciati dai Turchi sia da
Gerusalemme sia da Rodi si erano stabiliti a Malta (concessa da
Carlo tre decenni prima, mentre i Turchi assediavano Vienna) -
vennero attaccati da una flotta con 40mila uomini inviata da
Solimano il Magnifico. Resistettero dal 18 maggio all'8
settembre, guidati dal generale de la Valette che dopo la
ritirata della flotta Ottomana fondò la nuova capitale laddove i
Turchi erano riusciti ad accamparsi. I quattro 'quadri' in cui
sono stati articolati i nove movimenti del poema sinfonico,
raccontano i quattro momenti chiave con costante attenzione alla
tensione religiosa e spirituale.
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