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Un poema sinfonico, il regalo dell'ambasciatore Romano a Malta

Un poema sinfonico, il regalo dell'ambasciatore Romano a Malta

Prima mondiale a Cattedrale dei Caravaggio,10 minuti di applausi

LA VALLETTA, 27 aprile 2025, 16:17

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Marito di una pianista professionista, specialista in musica barocca e tra le altre cose direttrice del coro di Kiev, l'ambasciatore Fabrizio Romano minimizza: "Io? Sì suono il pianoforte, ma come un buon dilettante con una grande passione per la musica". Che lo ha portato a concepire l'idea di produrre, nell'ambito delle linee guida della diplomazia italiana che promuove la nostra cultura nel mondo oltre che l' imprenditoria ed il commercio, un poema sinfonico a sfondo storico dedicato al Grande Assedio di Malta del 1565, ideato e composto dal maestro Pietro Cangiano eseguito in prima mondiale venerdì scorso.
    "E' un dono personale ed al tempo stesso dell'Italia al popolo maltese intero", ha detto Romano al momento della presentazione alla presenza del ministro per la Cultura, Owen Bonnici, che ha collaborato alla produzione dell'Ambasciata, ricordando che a giugno prossimo passerà il testimone di una sede che cura oltre 15mila residenti nonché forti investimenti italiani nel paese con la crescita economica più forte della Ue.
    Nella imponente cornice barocca della Concattedrale di San Giovanni, famosa per ospitare due delle più famose opere di Caravaggio (San Giovanni Decollato e San Bartolomeo che legge), l'autore ha eseguito l'opera in prima mondiale, dirigendo gli 80 elementi della Malta Philarmonic Orchestra, il tenore Michael Alfonsi ed i 30 elementi del corso Ars Cantandi, guidato dalla maltese Mariella Spiteri Cefai. Settanta minuti ininterrotti, salutati da dieci minuti di applausi con richiesta di bis.
    "La serata di venerdì scorso - spiega Romano - è in qualche modo cominciata tre anni fa, quando per caso venni a sapere che un compositore italiano aveva scritto un poema sull'Assedio di Malta". Si trattava di Pietro Cangiano (romano, compositore, direttore e pianista con collaborazioni con Aranovich, Berio, Giullini, Sinopoli, Sawallisch e Muti, tra gli altri).
    "Lo contattai e mi propose di farmi conoscere l'opera al pianoforte, in residenza". E lì, con il panorama delle mura della Valletta e del Forte San Elmo, a far da sfondo "Cangiano ha eseguito l'intera opera, conquistandomi".
    Il Grande Assedio, evento relativamente poco studiato nei manuali di storia delle scuole italiane, "ha segnato un momento fondamentale nella storia dell'Europa" rimarca Romano in una conversazione con l'ANSA. Appena sei anni dopo, l'impero turco fu definitivamente sconfitto con la Battaglia di Lepanto. Ma il fallito assedio di Malta aveva già segnato l'inizio del declino Ottomano.
    Quattrocentosessanta anni fa poche centinaia di Cavalieri di San Giovanni - che dopo essere stati cacciati dai Turchi sia da Gerusalemme sia da Rodi si erano stabiliti a Malta (concessa da Carlo tre decenni prima, mentre i Turchi assediavano Vienna) - vennero attaccati da una flotta con 40mila uomini inviata da Solimano il Magnifico. Resistettero dal 18 maggio all'8 settembre, guidati dal generale de la Valette che dopo la ritirata della flotta Ottomana fondò la nuova capitale laddove i Turchi erano riusciti ad accamparsi. I quattro 'quadri' in cui sono stati articolati i nove movimenti del poema sinfonico, raccontano i quattro momenti chiave con costante attenzione alla tensione religiosa e spirituale.
   

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