Con il titolo "80 anni, 80
destini" si è svolta oggi l'annuale commemorazione delle vittime
del campo di concentramento ustascia di Jasenovac, realizzato
dallo "Stato Indipendente di Croazia" durante la Seconda guerra
mondiale. In esso si stima che persero la vita circa 80 mila
persone, principalmente serbi, seguiti da ebrei, rom, musulmani,
nonché oppositori politici del regime.
Alla cerimonia - ha riferito l'Ambasciata d'Italia in una nota -
hanno partecipato il presidente della Repubblica Zoran
Milanović, il primo ministro Andrej Plenković, il presidente del
Parlamento Gordan Jandroković, numerosi membri del governo e del
Parlamento croato, i rappresentanti dei governi locali e
regionali. Come altri rappresentanti del corpo diplomatico,
anche l'Ambasciatore d'Italia in Croazia, Paolo Trichilo, ha
reso omaggio alle vittime, depositando, come da protocollo, un
fiore presso il monumento dedicato alle vittime. Alla
commemorazione non vi sono stati discorsi ufficiali, bensì
letture di lettere di prigionieri e preghiere dei rappresentanti
della chiesa ortodossa e cattolica, nonché della religione
musulmana e ebraica.
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