Il Fondo monetario
internazionale (Fmi) prevede un calo della quantità di denaro
inviata alle famiglie latinoamericane dai lavoratori immigrati
negli Stati Uniti, in particolare in Messico e in America
Centrale, un fattore che avrà un impatto sui consumi l'attività
economica.
Durante la presentazione delle previsioni per la regione,
l'organizzazione ha ribadito che la crescita in America Latina e
nei Caraibi rallenterà quest'anno, ostacolata in parte
dall'incertezza politica e commerciale, nonché dalle conseguenze
dell'imposizione di tariffe sulle importazioni statunitensi.
"Prevediamo che le rimesse diminuiranno in futuro", ha affermato
Rodrigo Valdés, direttore del Dipartimento dell'emisfero
occidentale del Fmi, durante l'esposizione del Regional Economic
Outlook a Washington.
Valdés ha affermato che, nonostante si sia registrato un
aumento delle rimesse, il Fondo ritiene che questo fenomeno sia
temporaneo. "Sarà una sfida per le economie", ha affermato,
sottolineando che il declino sarà avvertito principalmente in
America Centrale, dove alcuni Paesi, tra cui El Salvador,
Honduras e Nicaragua, ricevono più del 20 percento del loro
prodotto interno lordo in rimesse.
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