Hart ha aggiunto che il ministero
del Commercio cinese ha incontrato di recente i rappresentanti
della Camera di Commercio e delle sue aziend per determinare le
conseguenze dei dazi incrociati: "i nostri associati hanno
riferito che, anche nell'ultima settimana, hanno ricevuto alcune
spedizioni importate su cui non sono stati applicati dazi".
"Quindi, penso che per i settori critici si possa supporre che
siano già in vigore, ma non credo si tratti di una politica
specifica. Credo che al momento si tratti più di un caso
isolato". Anche il produttore francese di motori aerospaziali
Safran ha detto oggi che la Cina ha concesso alcune esenzioni.
Hart ha identificato i settori farmaceutico e dei dispositivi
medici come potenzialmente vulnerabili, dati gli elevati livelli
di importazioni. Se i dazi rimanessero in vigore ai livelli
attuali, ha rilevato, "sarebbe difficile immaginare di non
vedere alcune aziende che chiudono e vanno via". La testata
financiaria cinese Caijing ha riportato che Pechino stava
considerando di risparmiare alcuni prodotti Usa dei
semiconduttori, secondo fonti vicine al dossier.
Questa mattina, durante una riunione del Politburo, l'organo
collegiale più ampio di maggior peso del Partito comunista, il
presidente Xi Jinping ha dichiarato che Pechino deve "preparare
appieno piani di emergenza" per rilanciare l'economia, invitando
il governo ad aumentare il sostegno alle imprese, ad accelerare
gli sforzi per rilanciare i consumi e a risolvere più
rapidamente la crisi che dura da anni nel settore immobiliare.
Il tutto, nel contesto, di un coordinamento "del lavoro
economico interno e delle lotte economiche e commerciali
internazionali".
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