Serve l'impresa a un Palermo rugby
incerottato, con parecchie defezioni, per alimentare il sogno
della promozione in serie B. Tre settimane fa lo spareggio
vittorioso (35-24) a Cosenza contro Brindisi per accedere alle
semifinali dei playoff per la promozione in serie B, domani la
prima di due partite con cui il Palermo Rugby può fare la
storia, contro l'Appia Rugby Benevento. Dall'altra parte del
tabellone, il IV Circolo Benevento sfiderà il XV del Sud-Est,
altra rappresentante siciliana, che da quest'anno ha unificato
in unico club le precedenti squadre di Ragusa e Siracusa.
I palermitani si preparano piuttosto in emergenza
all'appuntamento di domani, fischio d'inizio alle ore 13.30 al
campo "Don Pino Puglisi" di Altofonte: nel corso della stagione
sono stati parecchi gli infortuni e i contrattempi fisici per la
squadra capitanata da Manfredi Salomone, tanto che negli ultimi
mesi hanno esordito in prima squadra due diciassettenni, che
hanno garantito prestazioni piuttosto sorprendenti. Contro la
formazione campana, che ospiterà il Rugby Palermo nel ritorno
dell'11 maggio, il tecnico Gioacchino La Torre spera di fare
bella figura, conscio delle difficoltà. "Siamo contati - fa
notare l'allenatore del Palermo Rugby - anziché avere sette
panchinari, ne avremo tre, ma puntiamo sulla freschezza e
sull'entusiasmo dei giovani. Fra infortuni e abbandoni per
motivi di lavoro e di studio, quest'anno abbiamo perso in
termini di esperienza e fisicità, ma siamo comunque ai playoff
per il quarto anno di fila. Non nutro particolari speranze, mi
basta che i miei ragazzi facciano esperienze importanti e diano
il massimo. Daremo battaglia, se ci siamo trovati a questo punto
è perché qualche partita l'abbiamo vinta...".
Il gravissimo handicap per il Palermo rugby è non avere una
propria casa, un campo di riferimento. "Siamo l'unica formazione
del sud Italia senza un impianto - sottolinea La Torre - è una
situazione gravissima. Nel resto dell'Isola tutte le formazioni
hanno un campo, anche in erba o in erba sintetica. Senza terreno
di gioco non abbiamo molto futuro, non è semplice dar vita a
settori giovanili che possano alimentare la prima squadra. Ci
alleniamo al buio, fra mille problemi. Negli ultimi tempi il
nostro presidente federale regionale e l'assessore comunale
Alessandro Anello si stanno interessando perché ci siano
affidati gli spazi del vecchio Malvagno. sono malmessi, sporchi,
abbandonati e in pessime condizioni. Ma se li avremo
moltiplicheremo i nostri sforzi per rafforzare la nostra realtà
sportiva e provare a toglierci qualche soddisfazione. I tempi
della burocrazia sono lunghi, ma voglio essere fiducioso. Anche
in campo quest'anno non pensavamo di andare così lontano e
invece domani proveremo a ritagliarci il nostro posto al sole".
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