Un gioco finito tragicamente. La voglia di esplorare nuovi angoli di un vecchio stabilimento vinicolo ormai in disuso, camminando sul tetto traballante di un capannone che, a un certo punto, sprofonda e due ragazzi che precipitano. Si è consumata così la tragedia a Mazara del Vallo (Trapani): Leonardo Titone, 15 anni, ha perso la vita mentre un suo amico tredicenne di origini tunisine è ricoverato nell'ospedale dei bambini di Palermo. Nella notte è stato operato alla gamba; è in prognosi riservata ma non rischia la vita.
Tutto è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri quando, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, un gruppo di ragazzini si è recato nello spiazzale antistante l'ex stabilimento vinicolo Hopps sul lungomare San Vito, proprio di fronte un'area giochi del Comune e a fianco di un hotel. Lì c'è un vecchio magazzino che, dopo gli anni floridi del commercio del vino, ha ospitato anche la caserma dei vigili del fuoco di Mazara del Vallo. Da decenni l'edificio, simbolo di una archeologia industriale legata alla produzione del marsala da parte di alcune famiglie inglesi stabilitesi in Sicilia, è stato abbandonato all'incuria, fino a quando una società immobiliare locale non l'ha acquistato.
Nessun intervento, però, fino ad oggi è stato effettuato per restaurarlo; sull'ingresso e sul muro di cinta che presenta un varco, sono stati apposti alcuni cartelli di pericolo. Divieti puntualmente ignorati da un gruppo di ragazzini che per gioco sono entrati all'interno dell'opificio, tra erbacce e travi pericolanti. Prima sarebbero saliti sul tetto e poi, mettendo i piedi su una copertura di cemento-amianto che ha ceduto, sarebbero precipitati da un'altezza di una decina di metri. Un volo fatale per Leonardo Titone, che si è schiantato al suolo battendo la testa. Il quindicenne è morto sul colpo, mentre l'amico tredicenne è rimasto ferito trovando tuttavia la forza per chiamare i soccorsi con il suo cellulare e dare l'allarme.
Sul posto sono giunte due ambulanze del 118, carabinieri e polizia municipale. Dopo avere appreso la notizia si è recato nello spiazzale dell'ex stabilimento anche il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, alcuni assessori e il padre del ragazzo. Il medico legale Tommaso Lipari non ha potuto fare altro che constatare la morte del quindicenne, mentre il ferito è stato dapprima trasportato nell'ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo e poi in elisoccorso all'ospedale dei bambini di Palermo. Lo stabilimento è stato posto sotto sequestro da parte della procura di Marsala che coordina le indagini condotte dai carabinieri. "Tutta la comunità mazarese si stringe a questi genitori che stanno provando un immenso dolore. Siamo sotto shock" ha detto il sindaco.
Dalla Germania, dove vive con l'altra figlia, Noemi, la mamma del piccolo Leonardo, Tanja Weckmann, ha postato sui social un ricordo straziante: "Non so come farò a sopravvivere a tutto questo. Leo era mio figlio, il mio bambino". La donna ha lanciato un appello affinché si ritardi il funerale per darle la possibilità di essere presente: "Il mio figlio infinitamente amato rimarrà d'ora in poi per sempre un figlio della Sicilia, mentre suo padre, sua sorella e io non sappiamo ancora cosa significhi per noi per sempre. Vogliamo tenergli la mano un'ultima volta, voglio dirgli ti amo Leo. Noemi vuole consegnargli una lettera da portare con sé nel luogo della sua ultima dimora", scrive la donna.
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