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Quando il Papa mangiò nella mensa con i poveri a Palermo

Quando il Papa mangiò nella mensa con i poveri a Palermo

Il ricordo della visita nella Missione fondata da Biagio Conte

PALERMO, 23 aprile 2025, 12:46

Redazione ANSA

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"Quando abbiamo saputo che il Papa sarebbe venuto in Missione ci siamo rallegrati tantissimo. Ho subito raggruppato i fratelli per accoglierlo". Don Pino Vitrano ricorda così la visita del Pontefice, scomparso lunedì scorso, nella Missione Speranza e Carità a Palermo fondatata da Fratel Biagio Conte, avvenuta il 15 settembre del 2018. In quell'occasione Francesco pranzò alla mensa della missione insieme a Biagio ed ai poveri accolti dalla comunità. "Questo dimostra l'attenzione che il Papa aveva verso i poveri: non si approcciava con uno spirito di superiorità, ma di parità", dice Don Pino.
    "Nel corso della visita ci furono tanti momenti significativi. In particolare quando un nostro fratello ghanese gli confidò di non essere mai stato in Vaticano. Allora il Papa chiese all'arcivescovo Lorefice di preparare un biglietto per lui. Poi, quando stava per ripartire, gli disse: 'Corrado so che tu hai tanti impegni e non puoi badare a tutto, però non dimenticare di fare venire Francois in Vaticano'".
    In quell'occasione il Pontefice, ricorda don Pino, "ribadì con forza anche la sua scomunica ai mafiosi prima di accomodarsi nella sala allestita per tutti i fratelli, circa 150 posti, con tanti tavoli fuori, perché tutti volevano pranzare insieme al Papa".
    "Quel giorno - prosegue il religioso - ci ha dato una dimensione profonda di un Papa alla portata di tutti: poveri, malati, disabili, bambini. Ha voluto salutare i commensali, uno per uno, scoprendo chiaramente anche le situazioni particolari di ognuno".
    La missione, oggi guidata da Don Pino, continua ad essere un faro di speranza e solidarietà per i più bisognosi. È un luogo dove si accolgono persone emarginate, offrendo loro amore e il conforto di una grande famiglia. "Anche Papa Francesco è stato un faro di speranza, compassione e umiltà per milioni di persone in tutto il mondo - chiosa Giacomo Mirto della Missione -. Il suo impegno per la pace e la giustizia sociale, e il suo amore per gli ultimi hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa e dell'umanità".
   

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