La mostra Frammenti siciliani/
Sizilianische Fragmente dell'artista svizzera Rita Ernst sarà
inaugurata il 2 maggio 2025 e sarà aperta fino al 31 ottobre
2025, negli spazi del Museo di Arte Contemporanea San Rocco di
Trapani, centro culturale della città, che opera sotto la
direzione di Mons. Liborio Palmeri.
Il progetto ha il patrocinio e il coordinamento tecnico e
scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina e del Museo
San Rocco, ed è curata dal direttore del Museo delle Trame
Mediterranee della Fondazione Orestiadi Enzo Fiammetta e dal
critico svizzero Guido Magnaguagno.
La mostra presenta una significativa selezione di lavori di
Rita Ernst, nata a Zurigo nel 1956 e cresciuta con le influenze
dell'arte geometrica dei «Concretisti di Zurigo», che coprono lo
spazio temporale che va dal 1999 al 2024. Create in Sicilia, le
opere scelte per l'esposizione indagano nuove possibilità
espressive nell'arte astratta, in cui la pittura Mitteleuropea
dell'artista si confronta con la luce e con la cultura
stratificata di questi luoghi, attraverso una pratica che si
affina attraverso i frequenti soggiorni dell'artista sull'Isola
e attraverso gli atelier in Tunisia realizzati con la Fondazione
Orestiadi di Gibellina. E infatti, le architetture ed i paesaggi
urbani siciliani diventano per Rita Ernst spunto e punto di
partenza per sperimentazioni linguistiche sullo spazio e sulle
relazioni tra le architetture storiche che rispondono a precise
regole, per arrivare nelle sue recenti produzioni, alle
relazioni tra superfici segnate da elementi casuali che generano
nell'analisi dell'artista rapporti altrettanto definiti. Dal
«Progetto Siciliano», che ha dato vita ad un testo del 2003,
dove le piante delle cattedrali e dei castelli federiciani si
trasformano in strutture geometriche legate a campi di forza
cromatici e ritmi pittorici, si arriva nell'ultimo periodo ad
analizzare i temi che caratterizzano il paesaggio siciliano
contemporaneo, frammentato, discontinuo, da cui trarre nuove e
necessarie regole. Le oltre 70 opere selezionate per la mostra
si susseguono in diverse sezioni, creando un percorso
cronologico della produzione dell'artista: dalle opere ispirate
all'architettura religiosa, a quella arabo-normanna, fino al
gruppo che trae ispirazione dalle saline della città di Trapani
e dai castelli federiciani. A seguire, la sezione dedicata al
Museo Salinas di Palermo apre alle opere più recenti: Le vele,
La città, I frammenti, stimolando un'importante riflessione
sull'arte astratta e sulle relazioni espressive, culturali e
artistiche tra la cultura Mitteleuropea e quella mediterranea.
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