"L'unica risposta all'appello del
Ministro Musumeci di celebrare un 25 aprile sobrio, per la morte
di Bergoglio, è scendere in piazza il 25 aprile, anche se si
hanno altri programmi": di questo è convinto Davide Enia,
attore, drammaturgo e scrittore ora in tour con Autoritratto,
orazione civile che racconta la quotidianità violenta di Cosa
Nostra negli anni dello stragismo
La risposta. ha scritto sui social, è "stare in piazza con
il proprio corpo a manifestare la Liberazione, che ancora
atterrisce il Governo, stare in piazza dalla parte della
Resistenza, umiliata da chi la vuole negare, zittire,
minimizzare, stare in piazza come avrebbe fatto piacere a chi
s'è sempre schierato con i più deboli, i migranti, i civili
sotto le bombe, oppressi dal Mercato, e alzare da lì la voce e
la testa. Francesco approverebbe. Ci vediamo tutte e tutti in
piazza il 25 aprile".
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