"La riscossa della Sardegna passa
anche attraverso lo sport. L'isola ha bisogno di momenti magici,
di belle cose. Grazie per il grande risultato ottenuto". Così il
presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha salutato,
questa mattina nell'aula consiliare, la squadra, l'allenatore e
tutto lo staff della primavera del Cagliari Calcio in occasione
della prima e storica vittoria della Coppa Italia primavera. I
giovani atleti sardi, il 9 aprile nell'arena civica di Milano,
si sono aggiudicati la coppa battendo per 3-0 i ragazzi del
Milan. E' la prima volta dal 1972, primo campionato del
torneo, che una squadra sarda vince la finale.
"Ho meditato a lungo - ha detto il presidente - se confermare
o meno questo incontro a causa del grave lutto che ha colpito
tutti noi per la scomparsa del Pontefice. Ma Papa Francesco è
sempre stato dalla parte dei giovani e dello sport. Diceva
sempre: mai spegnere l'entusiasmo dei giovani. Noi oggi
celebriamo una grande vittoria sportiva, ma non solo. Voi siete
campioni anche per il comportamento che avete in campo, perché
rispettate le regole e gli avversari".
Comandini ha elogiato la società rossoblù i cui principi
"integrazione, ambizione e perseveranza" sono stati illustrati
dal Direttore generale della società e dall'allenatore Fabio
Pisacane che ha sottolineato le maggiori difficoltà per una
squadra isolana di vincere una competizione così prestigiosa.
Ha poi preso la parola il capitano della squadra Alessandro
Vinciguerra che ha affermato che la caratteristica dei rossoblù
è quella di non mollare mai.
La cerimonia si è conclusa con la consegna da parte del
presidente Comandini di una targa e della bandiera dei Quattro
Mori: "Grazie da tutti noi - ha concluso il - il gioco di
squadra è sempre una politica vincente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA