/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nuovo rinvio di due mesi per sanzioni Usa a gruppo serbo Nis

Nuovo rinvio di due mesi per sanzioni Usa a gruppo serbo Nis

Compagnia petrolifera è detenuta in maggioranza da russa Gazprom

BELGRADO, 26 aprile 2025, 18:07

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli Stati Uniti hanno rinviato di ulteriori due mesi, fino al 27 giugno, l'entrata in vigore delle sanzioni annunciate lo scorso gennaio dall'amministrazione uscente di Joe Biden a carico della compagnia petrolifera serba Nis (Naftna Industrija Srbije), che sarebbero scattate a partire dal 28 aprile. Lo ha annunciato stamane il presidente serbo Aleksandar Vucic. Si tratta del terzo rinvio delle sanzioni americane annunciate a carico del gruppo petrolifero serbo. In un messaggio postato sul suo profilo Instagram, Vucic ha espresso grande soddisfazione, ringraziando le autorità degli Stati Uniti che hanno accolto la richiesta per un nuovo rinvio dimostrando comprensione nei confronti di Belgrado.
    Con l'imposizione delle sanzioni la passata amministrazione Usa chiedeva la completa uscita degli interessi russi dal capitale di Nis, la cui proprietà è detenuta per oltre il 50% dal colosso energetico russo Gazprom. Washington aveva rilevato che le sanzioni non sono dirette in alcun modo contro la Serbia e il suo popolo ma contro la Russia, che detiene parte del suo capitale, i cui proventi contribuiscono a finanziare l'aggressione militare contro l'Ucraina.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.