A Sarajevo Est, non lontano dalla
capitale bosniaca, città controllata dai serbi di Bosnia, iera
sera è fallito un tentativo di arrestare il leader
serbo-bosniaco e presidente della Republika Srpska Milorad
Dodik, nei confronti del quale la giustizia bosniaca ha emesso
nelle scorse settimane un mandato di arresto per attentato
all'ordine costituzionale. Scene concitate si sono registrate
presso il Centro Amministrativo del Governo della Republika
Srpska - l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina -
dove Dodik si trovava. Unità speciali dell'Agenzia Statale per
le Investigazioni e la Protezione (SIPA, la polizia federale
bosniaca) hanno tentato di fermare Dodik, ma gli agenti della
polizia della Republika Srpska, si sono opposti e lo hanno
impedito. In febbraio la Republika Srpska ha adottato leggi che
vietano l'attività della polizia e della giustizia federale
bosniaca sul territoroio della Republika Srpska. Oltre che per
Dodik, il mandato di arresto da parte del Tribunale della
Bosnia-Erzegovina di Sarajevo riguarda anche il Primo Ministro
della Republika Srpska, Radovan Višković, e il Presidente del
parlamento dell'entità Nenad Stevandić. Dodik era arrivato in
precedenza al Centro Amministrativo del Governo della Republika
Srpska a Sarajevo Est, dove ha incontrato il sindaco e i sindaci
dei comuni che compongono la Città di Sarajevo Est. Un
consistente contingente di polizia della Republika Srpska,
armato di fucili, si è presentato davanti all'edificio e ha
immediatamente posto sotto custodia il leader serbo-bosniaco.
Gli agenti della SIPA non hanno tentato di entrare nell'edificio
né di adottare misure concrete quando hanno visto le misure di
sicurezza per Dodik.
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