Una violenza domestica nei confronti dell'ex marito andata avanti per anni. In un'occasione gli ha anche sferrato una bottigliata ferendolo alla testa e, da ultimo, nei giorni scorsi gli ha sottratto il telefono cellulare e il bancomat. Così, per una donna residente nel Fermano, è scattato l'ammonimento del questore di Fermo, Luigi Di Clemente.
Alcuni giorni fa la divisione anticrimine della questura di Fermo è venuta a conoscenza di una situazione di violenza domestica ad opera di una donna nei confronti dell'ex marito, entrambi residenti nel Fermano. La divisione anticrimine ha così svolto una rapida istruttoria, analizzando la documentazione prodotta dall'uomo, e constatando che il comportamento della donna nei confronti dell'ex marito, nel corso degli anni, era diventato sempre più aggressivo, sia psicologicamente sia fisicamente. Nonostante i due avessero divorziato, l'uomo aveva comunque permesso alla ex di restare a vivere nell'abitazione familiare ma lei ha continuato continuava a porre in essere nei suoi confronti atteggiamenti violenti. In particolare, in un'occasione l'aveva colpito con una bottiglia di vetro provocandogli una ferita alla testa.
La donna gestiva anche la situazione economica dell'ex marito, ne monitorava ossessivamente gli spostamenti, impedendogli di parlare con qualsiasi altra donna. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, che ha costretto l'uomo a rivolgersi alla polizia, alcuni giorni fa quando, al culmine dell'ennesima lite, la donna ha sottratto il telefono cellulare e la carta bancomat all'ex marito, allontanandosi da casa. La polizia di Stato ha così svolto gli accertamenti, ed il questore di Fermo, ha emesso il provvedimento di ammonimento nei confronti della donna. La vittima, come previsto dalla Linee Guida, è stata convocata in questura ed informata della presenza di centri antiviolenza presenti sul territorio provinciale e di tutte le forme di tutela previste per le vittime di episodi di violenza di genere. L'ammonita, invece, è stata informata della possibilità di rivolgersi a titolo gratuito ai servizi sociali del Comune di residenza o a centri specializzati presenti sul territorio, per intraprendere un percorso di recupero dei maltrattamenti e di riabilitazione del proprio vissuto.
L'ammonita, inoltre, è stata informata del fatto che nel caso di violazione del provvedimento il procedimento penale scatterebbe d'ufficio nei suoi confronti.
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