Liliana Segre continua ad essere
oggetto degli attacchi sui social. Questa volta ad accendere 'la
miccia' la sua partecipazione lo scorso 25 aprile alla
commemorazione della festa della Liberazione a Pesaro, città
dove trascorre le vacanze e dove conobbe il marito Alfredo Belli
Paci, e la proiezione ieri sera su Rai 3 del documentario di
Ruggero Gabbai 'Liliana'.
Sulla pagina social dell'europarlamentare Pd Matteo Ricci,
che ha postato una foto a Pesaro con la senatrice a vita, sono
arrivati una ridda di commenti, alcuni positivi, ma altri di
puro insulto come 'il lavoro rende liberi ma questa è rimasta
schiava di Netanyahu', 'Invece di invitare lei potevate invitare
chi racconta le sue disavventure senza rubarci lo stipendio da
senatrice a vita'. E altri insulti sono arrivati sulla pagina
del sindaco Andrea Biancani e su quella del Comune. Frasi come
'La più nazista di tutte', 'vecchia il popolo italiano non ti
vuole'. 'stanno facendo la raccolta differenziata'. "Sono parole
gravi che andrebbero perseguite dalla giustizia - ha sbottato il
sindaco -. Pesaro è con lei e bene, benissimo, abbiamo fatto a
darle la cittadinanza onoraria"
Già in passato la senatrice, attraverso il suo legale
Vincenzo Saponara, ha presentato denunce e la Procura di Milano
ha chiuso le indagini su 12 persone accusate di minacce e
diffamazione aggravate da motivi di odio razziale nei suoi
confronti. Ed ora pare scontato che valuterà la denuncia anche
per i nuovi insulti.
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