Fino al 9 maggio, in occasione
della Liberazione d'Europa, il Museo Nazionale dell'Emigrazione
Italiana proietta una clip dedicata al "Presidente Partigiano"
Sandro Pertini e agli esuli politici, con la voce di Massimo
Wertmuller.
L'emigrazione italiana ha avuto, e continua ad avere, molteplici
volti. Il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (MEI),
attraverso i suoi tre piani espositivi, ne racconta le
sfaccettature attraverso le storie di donne e uomini costretti a
lasciare il proprio Paese per i motivi più disparati.
Tra queste vicende, un'attenzione particolare è riservata a
coloro che sono dovuti fuggire dall'Italia a causa delle
persecuzioni del regime fascista. Allo stesso modo sono
ricordati quegli italiani che in altri paesi furono vittime di
regimi totalitari. In occasione dell'80° anniversario della
Liberazione, il Mei ha voluto rendere omaggio a queste storie
coraggiose con una clip video dedicata a una delle figure più
iconiche della Resistenza: Alessandro Giuseppe Antonio Pertini,
costretto a rifugiarsi in Francia sotto lo pseudonimo di Jean
Gauvin. Lì svolse i mestieri più disparati per sopravvivere —
muratore, lavamacchine, comparsa cinematografica — mentre di
notte combatteva per la libertà come partigiano, trasmettendo
messaggi clandestini via radio da un apparecchio autoprodotto.
"Nel giorno in cui il Presidente Sergio Mattarella viene a
rendere omaggio a Genova, città Medaglia d'Oro alla Resistenza,
vogliamo ricordare un altro Presidente: il Presidente Partigiano
- hadetto Paolo Masini, presidente della Fondazione Mei -.
L'emigrazione, volontaria o forzata, è parte integrante della
nostra storia. Con questa clip abbiamo voluto raccontare una
vicenda che rappresenta simbolicamente il coraggio di tanti
esuli che, anche lontano dall'Italia, non hanno mai smesso di
lottare per la sua liberazione". La clip, dal titolo "Alessandro
Giuseppe Antonio Pertini - Jean Gauvin, esule per la libertà",
scritta e sceneggiata da Paolo Masini e Maria Grazia
Lancellotti, sarà proiettata in loop fino al 9 maggio sul grande
schermo al piano terra del museo. Al piano superiore,
all'interno della sezione dedicata all'emigrazione politica,
sarà inoltre possibile approfondire altre storie di italiani
costretti a fuggire per motivi ideologici e di persecuzione.
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