La Regione Lazio non ricorrerà alla
Corte Costituzionale contro l'emendamento al decreto Pa che le
sottrae competenze sul futuro termovalorizzatore di Roma a
favore dei poteri commissariali del sindaco Roberto Gualtieri.
Lo ha spiegato il governatore Francesco Rocca: "Non ci
appelleremo alla Corte Costituzionale - ha detto Rocca a margine
di un evento a Roma - Il termovalorizzatore e tutta la vicenda
del commissariamento sono il risultato del fallimento delle
politiche sui rifiuti della giunta precedente che si è fatta
commissariare. Come Regione Lazio noi non verremo meno a
qualsiasi richiesta di aiuto e ausilio da parte del commissario
Gualtieri, ma oneri e onori a chi deve realizzare un'opera così
importante".
I lavori per realizzare l'impianto di trattamento dei rifiuti
a Santa Palomba, estrema periferia sud di Roma stanno per
iniziare: "Sul termovalorizzatore - aveva ricordato ieri a una
radio il primo cittadino della Capitale - l'iter sta procedendo,
siamo alla fase finale della verifica del progetto che
consentirà di finalizzare l'aggiudicazione e poi, dopo le
procedure autorizzatorie, di partire col cantiere in estate".
La mossa della maggioranza in Parlamento, che estende al
sindaco-commissario anche i poteri in materia di accertamento e
individuazione nelle aree a elevato rischio di crisi ambientale,
è stata letta dai contrari all'impianto come un assist a Rocca,
che in questo modo non dovrebbe decidere sulla richiesta
avanzata dal Comune di Albano Laziale, che al termovalorizzatore
si è sempre opposto.
Per il sindaco Massimiliano Borelli "è un gioco delle parti
sulla pelle dei cittadini e del territorio. A gennaio 2024 ho
inviato a Rocca l'ordine del giorno del Consiglio Comunale per
richiedere di mettere in atto tutte le procedure per dichiarare
quell'area a elevato rischio ambientale, al quale sono seguiti 3
solleciti di risposta, mai arrivata. Ho chiesto a Gualtieri di
partecipare alla Conferenza dei Servizi per visionare il
progetto relativo alla costruzione dell'inceneritore, ma anche
questa richiesta è rimasta inevasa. Quando si governa ognuno
deve assumersi le proprie responsabilità, oneri e onori appunto.
Troppo facile lavarsene le mani e non ascoltare le esigenze e le
preoccupazioni di un territorio. In politica bisogna metterci la
faccia e io continuerò a lottare per difendere la salute
pubblica e l'ambiente".
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