"Chiediamo alle istituzioni e alla
politica
non solo più organici e migliori dotazioni, ma soprattutto un
'Welfare Dignitoso ed Aggiornato'
che comprenda: contratti dignitosi e aggiornati alle reali
condizioni economiche del Paese; retribuzioni adeguate al
rischio e alla complessità del lavoro svolto; tutela giuridica a
360*; supporto psicologico; garanzia del benessere fisico
attraverso la possibilità di svolgere attività di
condizionamento e allenamento durante l'orario di servizio. Lo
scrive in una nota la Silp Cgil che fa una riflessione sulla
sicurezza a Trieste.
Silp Cgil ricorda che "il contratto relativo al biennio
2023/2024 è stato firmato solo a fine dicembre 2024, risultando
già scaduto dal primo gennaio 2025. Un contratto che non
riflette né l'inflazione registrata, né l'aumento del costo
della vita". I sindacati di Polizia avevano chiesto, sulla base
di uno studio ISTAT, "un adeguamento stipendiale del 18% per
recuperare il potere d'acquisto perso nell'ultimo decennio"
invece, "oggi il compenso medio per un'ora di straordinario
resta intorno ai 7 euro" e un "poliziotto neoassunto percepisce
uno stipendio comparabile a quello di altri lavoratori privati,
pur dovendo affrontare carichi di lavoro notturni, festivi e
condizioni di stress fisico, psichico e giuridico elevatissimi".
In questo ambito, "anche il WELFARE, é un giusto RICONOSCIMENTO
economico e professionale; se idoneo e concreto può permette
serenamente agli operatori di sicurezza di affrontare anche le
spese giuridiche e sanitarie derivanti dal servizio svolto a
tutela della collettività".
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