Primo via libera dai Paesi Ue a regole più flessibili per il riempimento degli impianti di stoccaggio di gas in vista dell’inverno. Gli ambasciatori dei 27 Stati membri hanno confermato alla riunione del Coreper dell'11 aprile la proposta della Commissione europea di prorogare fino a fine 2027 l'obbligo annuale di riempire le riserve di gas al 90% della capacità, assicurando però margini di flessibilità sia sui tempi per raggiungere questa soglia - tra il primo ottobre e il primo dicembre di ogni anno, non più entro il primo novembre - sia sulla possibilità di deviare di almeno il 10% sulla traiettoria di fronte a condizioni di mercato sfavorevoli.
Nei giorni scorsi la presidenza polacca aveva proposto un margine di deviazione del 5%, ritenuto insufficiente da varie delegazioni tra cui Italia e Francia. L'accordo politico garantisce inoltre una flessibilità aggiuntiva del 5% quando il tasso di iniezione è "eccezionalmente lento" e quando la produzione nazionale di gas supera il consumo medio annuo dei due anni precedenti. Infine, gli obiettivi intermedi di riempimento, oggi obbligatori, diventeranno non vincolanti. Gli ambasciatori hanno adottato il mandato politico preparato dalla presidenza polacca alla guida dell'Ue per avviare il negoziato con l'Eurocamera, che ancora deve definire la propria posizione. A quanto si apprende a Bruxelles, solo la delegazione ungherese avrebbe votato contro il mandato.
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