La Commissione europea dovrebbe adottare a giugno il nuovo quadro di aiuti di stato per sostenere la decarbonizzazione e gli obiettivi del Clean Industrial Deal. Lo ha chiarito la vicepresidente della Commissione Ue per la transizione pulita, Teresa Ribera, in audizione nella commissione Econ del Parlamento europeo, assicurando che il nuovo quadro aiuterà ad accelerare rapidamente la diffusione delle energie rinnovabili, la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale, le misure di efficienza energetica e gli investimenti nella capacità produttiva delle tecnologie pulite".
Di fronte agli eurodeputati Ribera ha ricordato che l'esecutivo Ue ha aperto una consultazione pubblica "fino al 25 aprile" sul futuro quadro di aiuti di stato, in modo da poter contare sulla "migliore comprensione possibile delle preoccupazioni, dei commenti e dei suggerimenti di tutti, al fine di garantire una corretta valutazione delle esigenze e dei rischi connessi". Secondo l'ordine del giorno delle riunioni del collegio di commissari - suscettibile a modifiche - la presentazione del quadro è prevista per il 25 giugno.
Secondo la bozza Ue, il nuovo quadro sarà valido fino al 31 dicembre 2030 e i Paesi membri potranno concedere sussidi, basandosi sul loro mix energetico nazionale, sia per le rinnovabili sia per tecnologie emergenti come l'idrogeno pulito. Bruxelles garantisce inoltre una valutazione tempestiva degli aiuti per il nucleare "in linea con il trattato e nel rispetto della neutralità tecnologica".La riforma sugli aiuti di Stato sostituirà il quadro adottato nel marzo 2022 a seguito della crisi energetica causata dalla guerra d'aggressione russa in Ucraina. Con il nuovo insieme di regole, l'Ue punta a semplificare l'erogazione di sussidi pubblici "mirati e proporzionati", in grado di attrarre investimenti privati per i progetti che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi del Clean Industrial Deal, offrendo agli Stati membri "una prospettiva di pianificazione più estesa, pari a 5 anni".
La proposta - presentata in consultazione a governi, industria e addetti ai lavori - prevede che i progetti ammissibili vengano realizzati entro tempistiche precise per garantire un'efficace accelerazione della svolta industriale pulita. Sono previsti incentivi specifici per sostenere gli investimenti "in tutte le tecnologie pertinenti" necessarie alla decarbonizzazione: particolare attenzione viene data a iniziative legate a batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e sistemi di cattura e stoccaggio del carbonio, nonché componenti chiave e materie prime necessarie per produrle. A livello operativo, i Ventisette potrebbero istituire schemi di aiuti basati su gare d'appalto o, in alternativa, supportare direttamente i progetti senza ricorrere a gare ma entro limiti definiti. Per i progetti di grandi dimensioni, sarà necessario che i governi dimostrino che il finanziamento pubblico non superi il fabbisogno del progetto stesso. A condizione di rispettare garanzie rigorose, gli Stati membri potranno offrire aiuti più elevati per allinearsi ai livelli di sostegno offerti da Paesi terzi, scongiurando i rischi di delocalizzazione e fuga degli investimenti lontano dall'Europa.
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