Tre milioni di metri cubi di terra che si stanno spostando insieme verso il basso. La grande frana del Monte Cantiere, a Boccassuolo di Palagano, sull'Appennino, da inizio mese si è messa in movimento, dopo le piogge, e sta spaventando un intero versante della montagna modenese.
Il fronte, circa tre chilometri, non accenna a fermarsi, anche la notte scorsa è avanzata di oltre trenta metri, ha raggiunto un torrente a valle, il Dragone. Ha danneggiato gravemente anche alcune abitazioni, facendo crollare i muri e aprendo ampie crepe: si tratta di una casa di un residente e di due seconde case, in località 'Le Macchiarelle' utilizzate prevalentemente nel periodo delle ferie. Ieri insieme al sindaco di Palagano e presidente della provincia, Fabio Braglia, che monitora costantemente la situazione ("è una tragedia che che giorno dopo giorno assume dimensioni sempre maggiori", sta ripetendo), c'era anche l'assessore regionale alla Montagna, Davide Baruffi.
Al momento sono stati evacuati tre nuclei famigliari residenti con otto persone, mentre sono stati allontanati dieci nuclei famigliari non residenti (seconde case) per circa 20 persone. Restano poi 51 le persone parzialmente isolate, perché per rientrare devono fare un lungo giro, a causa della viabilità modificata: quattro strade comunali e tre ponticelli di attraversamento sono stati completamente distrutti. La Regione ha inizialmente stanziato duecentomila euro e ha inviato una trentina di tecnici sul posto. Poi il presidente Michele de Pascale ha firmato lo stato di crisi regionale, un decreto che permette di attivare tutte le strutture competenti per i provvedimenti urgenti che si dovessero rendere necessari alla gestione e al superamento dell'emergenza, oltre a garantire un diretto supporto agli enti locali. Il Comune ha sospeso il pagamento di Imu e Tari per chi è coinvolto.
E nei giorni scorsi sono saliti anche turisti per vedere la frana. Con comportamenti stigmatizzati dal sindaco Braglia: "C'è davvero tanta gente che arriva qui e non ci fa lavorare, perché spesso parcheggiano nel cantiere e vogliono arrivare in mezzo al disastro per vederlo bene". Nel frattempo, la situazione resta monitorata h 24. "Da un lato - spiega il sindaco - la frana - ha raggiunto il fiume Dragone. Nella parte centrale e in quella verso il paese si sta muovendo in blocco ed al centro si è formato un accumulo detritico alto piu di otto metri. Le ditte con gli scavatori continuano man mano che scende a creare lateralmente fossi di guardia per cercare di accompagnarla e far sì, che non si allarghi per proteggere le borgate di case ai lati". E' in atto una supervisione anche per i tralicci dell'alta tensione di Terna, ai quali la frana si sta avvicinando sempre di più.
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