"Abbiamo visto le nostre
motovedette scaricare i migranti ammanettati in Albania. E'
importante ancora oggi, in questo luogo, dirci che lo Stato di
diritto si verifica proprio nel trattamento dignitoso per tutti
gli uomini e le donne, specie per i più bisognosi e i più
fragili". Lo ha detto don Luigi Ciotti, parlando dal palco di
Monte Sole per il 25 aprile.
"Dobbiamo dire ad alta voce no ad una politica che ha venduto
l'anima al consenso e al potere. Dobbiamo anche dirci che i
migranti morti sono la coscienza sporca di un occidente che
volge la testa dall'altra parte. La disumanità non può essere
legge. Dobbiamo sostenere quelle ong che nei nostri mari vengono
multate se salvano la vita delle persone e vengono costrette ad
andare in porti lontani, penalizzando già la sofferenza e la
fragilità di chi viene soccorso", ha aggiunto il sacerdote,
denunciando "la violenza che si commette legalmente nel nostro
Paese con parole trionfanti di qualche politico, nel trattare le
persone in quel modo".
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