BOLOGNA, 16 APR - Il Comune di Bologna ha realizzato la prima edizione dell''Atlante di genere di Bologna per una città femminista' per illustrare in modo sistematico e strutturato la condizione delle donne e di tutte le soggettività di genere nel contesto urbano bolognese.
"L'idea - dice la vicesindaca Emily Clancy - era di dare una lettura di genere alla città e quindi far capire quali sono i servizi, come si legge una città dal punto di vista di genere, dalla mobilità alla la cultura, dall'autodeterminazione all'arte nello spazio pubblico, davvero una presa di posizione su come creare una città più femminista, più inclusiva e come ricordarsi sempre che le politiche possono riprodurre il divario di genere o cercare di annullarlo. In una società patriarcale come quella in cui viviamo, in cui una donna ogni tre giorni viene uccisa per il solo fatto di essere donna per mano di un uomo, credo che invece lavorare sull'educazione alle differenze sulla lettura orientata al genere della società sia un modo di contrastare le discriminazioni e sia in qualche modo un nostro dovere" "Abbiamo ratificato convenzioni come quella di Istanbul e lo prevede anche la nostra Costituzione, quindi invito tutte e tutti ad abbassare i toni e lavorare per una città più inclusiva", aggiunge Clancy, presentando la pubblicazione con Porpora Marcasciano, presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Bologna, e le curatrici del volume, Giulia Sudano, delle associazioni Think Tank Period e Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro di Sex & The City.
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