Il governo giapponese valuta la
possibilità di aumentare le importazioni di riso dagli Stati
Uniti nell'ambito dell'attuale sistema di "accesso minimo" nei
negoziati tariffari bilaterali. L'espansione delle importazioni
di prodotti agricoli statunitensi sarà al centro delle prossime
trattative sulle misure tariffarie imposte dall'amministrazione
Trump, che si terranno a fine mese a Washington. Durante la
prima fase dei colloqui avvenuti la scorsa settimana, gli Stati
Uniti avevano indicato riso, carne, patate e altri prodotti come
voci commerciali di interesse. Il Giappone importa attualmente
circa 770.000 tonnellate di riso all'anno esente da dazi come
parte del sistema di "accesso minimo", e nell'ultimo anno
fiscale attraverso questo programma sono state importate più di
340.000 tonnellate di riso. Secondo l'emittente pubblica Nhk,
che cita fonti a conoscenza del dossier, alcuni funzionari
avrebbero suggerito di fissare una quota di importazione per il
riso statunitense, al fine di limitare l'impatto sui risicoltori
giapponesi, come è stato concordato nei negoziati di libero
scambio del Partenariato Trans-Pacifico, mentre altre opzioni
suggerite includono l'aumento delle importazioni di soia, mais e
altri prodotti. Il Giappone da tradizione protegge la propria
industria nazionale del riso, ma il governo in questo caso
ritiene che siano necessarie alcune concessioni per ottenere
l'esenzione dai dazi statunitensi.
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