Nei modernissimi laboratori di Ladoux nei pressi di Clermont Ferrand e sul percorso 'lunare' nel cratere spento del vulcano Puy de Dôme, nella regione francese del Massiccio Centrale, prosegue lo sviluppo e il collaudo della innovativa Lunar Wheel di Michelin.
Questa rivoluzionaria ruota 'senza aria' è stata studiata per equipaggiare il modulo LTV gestito dalla Intuitive Machines (ed alla cui realizzazione contribuiscono AVL, Boeing e Northrop Grumman Corporation) per partecipare al programma Artemis della NASA che prevede l'operatività sul suolo lunare nel 2030.
Michelin crede, correttamente, che la realizzazione della Lunar Wheel abbia un grande valore d'immagine ma ancora di più sia il moderno 'manifesto' del know how passato, presente e futuro del Gruppo francese.
"Oggi raccogliamo ciò che è stato seminato decenni fa - ha detto Florent Menegaux, ceo di Michelin - e se ci chiediamo quali spunti e quali tecnologie la dobbiamo fornire alla prossima generazione di pneumatici stradali e da competizione.
Il progetto lunare è lì per farlo".
Con temperature estreme come quelle sulla Luna, sono necessari nuovi materiali per equipaggiare il futuro LTV. E questo è uno degli aspetti che potranno avere una ricaduta sulla produzione di serie.
"Luna Wheel dovrà resistere a temperature superiori a 100 °C e inferiori a -240 °C - ha dettagliato Cyrille Roget, direttore della comunicazione scientifica e dell'innovazione del Gruppo Michelin - e creare una ruota senza aria in grado di resistere a queste temperature è una sfida".
"Occorre trovare i materiali e il design che possano offrire flessibilità, sicurezza e precisione di guida e ma anche la resistenza che è richiesta per la missioni, compresa la durata".
Il veicolo lunare - mosso da motori elettrici - dovrà infatti muoversi autonomamente coprendo lunghe distanze senza guasti.
"E questo - spiegano nei laboratori di Michelin - significa che il design della Luna Wheel deve ridurre al minimo la resistenza al rotolamento sul soffice polvere lunare, massimizzando al contempo la resistenza alle rocce che sono affilate come lame di rasoio".
E poiché non è possibile riempire d'aria il pneumatico - come sulla Terra - Il design di questa ruota 'airless' deve essere più robusto meccanicamente di quanto sia attualmente disponibile.
"In Michelin riteniamo che la combinazione della nostra esperienza unica nelle soluzioni airless (come le ruote Twill ndr) con materiali ad alta tecnologia - ha sottolineato Roget - sia essenziale per rispondere alle specifiche richieste per la Luna, cioè capacità di trazione ma con basso consumo energetico, resistenza all'abrasione su fondi molto aggressivi e sbalzi di temperatura estremamente ampi".
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