I costi di ristrutturazione più ampi
del previsto pesano come un macigno su Nissan, costretta a
rivedere al rialzo le stime sulle perdite per l'anno fiscale
terminato a marzo. La terza casa automobilistica giapponese si
attende un rosso compreso tra i 700 miliardi di yen (equivalenti
a 4,3 miliardi di euro), e 750 miliardi di yen per i dodici mesi
al 31 marzo, rispetto alla precedente previsione di 80 miliardi
di yen.
Si tratterebbe della più grande perdita annuale della casa
automobilistica, superiore ai 684 miliardi di yen registrati nel
2000. L'azienda ha rivisto al ribasso anche l'utile operativo, a
85 miliardi di yen per l'anno fiscale appena concluso, in calo
rispetto alla precedente previsione di 120 miliardi di yen,
mentre le vendite sono previste a 12.600 miliardi di yen, in
leggero aumento rispetto alla precedente stima di 12.500
miliardi di yen.
Nissan registrerà una svalutazione di oltre 500 miliardi di yen
per i suoi impianti di produzione in Giappone, Nord America ed
Europa, ma ha reso noto che sta ancora definendo l'impatto
finanziario degli costi di ristrutturazione. L'amministratore
delegato Ivan Espinosa, che ha assunto la carica al vertice di
Nissan il primo aprile, si è impegnato a risollevare le sorti
dell'azienda nei suoi due principali mercati di riferimento: in
Cina dove si confronta con una forte concorrenza sui prezzi con
le case automobilistiche locali, e negli Stati Uniti, Paese in
cui non è in grado di competere sui modelli ibridi nella gamma
di prodotti, e ulteriormente penalizzata dai dazi che riguardano
l'intero comparto. In un comunicato separato la casa auto con
sede a Yokohama ha dichiarato di aver venduto 330 milioni di
auto nell'anno appena concluso, con un calo del 4,3% rispetto al
2023. L'annuncio dei risultati economici è previsto per il 13
maggio. Alla fine dello scorso anno Nissan sembrava avviata
verso un processo di integrazione con la rivale Honda, ma le
trattative si sono interrotte in febbraio a causa delle
incomprensioni sul mantenimento della propria autonomia, e la
gestione del processo gestionale che riguardava la politica di
risanamento dei conti. A marzo Espinosa ha dichiarato che la
casa auto è "disponibile" a possibili legami con nuovi partner
per condividere progetti di ricerca e sviluppo e il peso degli
ingenti investimenti necessari per le nuove tecnologie che
riguardano l'intero settore delle quattro ruote.
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