Nel mese di marzo 2025 il mercato
dei veicoli commerciali (portata fino a 3,5 tonnellate) registra
una nuova flessione, segnando l'ottavo calo consecutivo a doppia
cifra: -14,1% con 17.415
immatricolazioni - secondo i dati dell'Unrae - rispetto allo
stesso mese del 2024, perdendo quasi 2.900 veicoli. Il primo
trimestre dell'anno consuntiva un totale di 47.724 unità, con
una flessione del 15,2% rispetto all'anno precedente. Le
immatricolazioni di veicoli elettrici puri si attestano su una
quota del 3,2%, in linea con il risultato di febbraio e in
crescita rispetto all'1,6% di marzo 2024 penalizzato
dall'attesa per l'avvio degli incentivi.
Preoccupa inoltre - dice l'Unrae - il clima di incertezza
generato dalle tensioni geopolitiche e, in particolare, dagli
effetti delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. In
questo contesto, desta particolare attenzione l'esclusione del
comparto automotive dal rinvio di 90 giorni dell'applicazione
dei dazi americani, con potenziali impatti negativi sul mercato
europeo. Sul piano normativo, l'Unrae accoglie con favore la
presentazione, lo scorso primo aprile, della proposta di
Regolamento riguardante i veicoli leggeri, con cui la
Commissione Europea intende introdurre una maggiore flessibilità
nel raggiungimento degli obiettivi di emissione di CO2 fissati
per il 2025. "Accogliamo positivamente la proposta della
Commissione Europea di introdurre un meccanismo di maggiore
flessibilità per gli obiettivi emissivi, ma continuiamo a
denunciare con forza la mancanza di interventi concreti di
sostegno alla transizione energetica, sia in ambito europeo sia,
soprattutto, nel nostro Paese", spiega Michele Crisci,
presidente dell'Unrae. "In Italia è urgente prevedere un piano
strutturale che includa fondi dedicati alla revisione della
fiscalità, in linea con quanto indicato nel Piano di azione
automotive europeo, che fornisce raccomandazioni e individua le
azioni che le Autorità nazionali, regionali e comunali possono
adottare per accelerare l'adozione di veicoli a zero emissioni
nelle flotte aziendali", prosegue Crisci.
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