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Gioielli di gusto, quando il cibo ispira

Gioielli di gusto, quando il cibo ispira

Mostra al museo del Bijou con pezzi storici da Trifari a Sharra Pagano

15 aprile 2025, 16:30

Redazione ANSA

ANSACheck
Orecchini pisello nel baccello firmati Trifari USA 1960 - Gioielli di gusto - Museo del Bijou - RIPRODUZIONE RISERVATA

Orecchini pisello nel baccello firmati Trifari USA 1960 - Gioielli di gusto - Museo del Bijou - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gioielli di gusto: il museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona) celebra il decennale con una mostra che intreccia il cibo con l'arte del gioiello e fa venire l'acquolina in bocca. Si intitola “Gioielli di Gusto. Racconti fantastici tra ornamenti golosi”  ed è fino al 28 settembre 2025, un punto di incontro fra i mondi del “bijou” e quello del cibo, proponendo un’accurata selezione di favolosi pezzi d’autore nello spazio unico in Italia che conserva, racconta e valorizza un secolo di storia del costume e della moda dell’intero settore.

Le delizie della tavola, nella loro espressione di ricchezza, prosperità e benessere, ripercorrono la storia del gioiello, dagli ornamenti antichi a quelli contemporanei in infinite creazioni griffate. Uva, melograni, ananas, fragole, frumento, baccelli di pisello, funghi, pomodori, pasta, pesci, granchi, uova e selvaggina... senza dimenticare il mood “drink”, suggerito in maniera più o meno sfiziosa da anelli da cocktail e oggetti maschili come i gemelli da polso.

È da questo concept che ha preso forma la mostra ideata da Mara Cappelletti, storica del gioiello, realizzata nel 2015 con il prezioso contributo delle curatrici Maria Canella (sezione Fashion), Mariateresa Chirico e Anty Pansera (sezione Contemporary) e impreziosita dagli allestimenti di Alejandro Ruiz, geniale designer di fama internazionale che ha saputo creare uno scenario poetico e delicato, composto di origami.

Quelle forme, quei colori che ispirano da sempre artigiani illustri e stilisti di moda, e così il cibo, svincolato dalla sua funzione principe, si trasforma in oggetto cult, particolare, divertente. Un’interpretazione che va dall’iconico all’ironico del prezioso bijou. È questo il fil rouge di “Gioielli di Gusto” che mostra come il cibo sia da stimolo per la creatività, sottolineandone la sua valenza estetica e anche culturale.

“Il tema food” – spiega Mara Cappelletti, ideatrice e curatrice della mostra – “è proposto in maniera ricorrente negli ornamenti. Sia i ‘pezzi’ più preziosi, ma anche i bijoux vintage, quelli contemporanei e quelli della griffe della moda, hanno interpretato nel corso della storia e in modi diversi, il mondo della tavola. Con questa mostra abbiamo voluto esplorare e rappresentare tutti questi ambiti. Grazie all’appassionato lavoro di ricerca svolto, chi visiterà la mostra al Museo del Bijou, si immergerà in una serie di ‘racconti fantastici’, che accomunano il piacere estetico a quello del gusto”.
 “I bijou a tema goloso hanno attraversato i secoli cambiando fogge, colori, materiali”, afferma Letizia Frigerio, conservatore del Museo del Bijou di Casalmaggiore. “Ancora oggi hanno un ruolo imprescindibile nell’abbigliamento e nella moda. Un’occasione unica per ammirare pezzi di altissimo valore ma anche per valorizzare forme originali, splendide e curiose del nostro patrimonio museale”.

La mostra si snoda in un percorso che conduce il visitatore tra gli ornamenti più golosi di Tanju Babacan, Christine Carlevaro, Demaldè, ELA Antichità, Yael Friedman, Nicoletta Frigerio, Eleonora Ghilardi, Lucilla Giovanninetti, Franca Goppion - Fragolab, Veronica Guiduzzi, Norihito Hatanaka, La Hormiga,Le Chapeau, Ornella Bijoux, Sharra Pagano, Rossana Ricolfi, Elena Rosso, Angela Simone, Yvone Christa, Barbara Uderzo, Annarita Vitali, Vitussi, attraverso tre aree distinte.

IL GUSTO DELLA MODA: le ispirazioni gustose non mancano nella moda che spesso ricorre a frutti, gelati, dolci, bacche, pasta e persino uova per dare forma ai bijoux e agli accessori più divertenti. Moschino, Ferrè, Valentino, Missoni, solo per citarne alcuni, si sono rifatti al tema ‘cibo’ per realizzare le loro creazioni.

 IL GUSTO CONTEMPORARY: la sezione presenta una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie, inerenti al tema, tra i più interessanti del panorama italiano e internazionale, frutto di un’accurata ricerca sulle forme e sui materiali. Tra questi i gioielli di Lucilla Giovanninetti, Angela Simone, Barbara Uderzo e Eleonora Ghilardi.

 IL GUSTO VINTAGE: questa sezione ospita una serie di bijoux appartenenti al periodo compreso dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Novanta del Novecento, con pezzi dei grandi bigiottieri internazionali come Trifari e italiani come Ornella Bijoux e Sharra Pagano, compresi i bijoux “golosi” che appartengono alla collezione del Museo.

Visitare il Museo del Bijou di Casalmaggiore permette di ammirare, nel giusto contesto, anche gli storici accessori appartenenti alla collezione del Museo.

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