Un ultimo regalo, voluto da Papa
Francesco nei giorni della Settimana Santa e giunto a
destinazione poco dopo la sua morte: non solo come segno di
ringraziamento, ma anche e specialmente come conferma di
un'amicizia destinata a sfidare il tempo. È questo il
significato che assume la piccola statua di Nuestra Señora de
Luján che la Rettrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore,
Elena Beccalli, ha trovato ad attenderla a Casa Santa Marta,
dove si era recata a rendere l'estremo omaggio al Pontefice
argentino. E patrona dell'Argentina è appunto la Vergine
miracolosa venerata nel santuario di Luján, a circa 70
chilometri da Buenos Aires.
Tra poco, del resto, comincerà la novena che prepara la festa
della Morenita, come viene familiarmente chiamata la Madonna di
Luján. La ricorrenza dell'8 maggio era particolarmente cara a
Papa Bergoglio, che da arcivescovo della capitale non mancava di
partecipare al tradizionale pellegrinaggio. Anche dopo
l'elezione, aveva conservato un legame molto stretto con il
santuario, legame ribadito dal messaggio inviato nel 2020,
durante la pandemia, all'arcivescovo della diocesi di Mercedes
Luján, monsignor Jorge Scheinig. Alla Vergine, aveva scritto in
quell'occasione il Papa, «diremo le nostre preoccupazioni e le
nostre gioie». Impossibile, in queste ore, non cogliere
l'analogia con la devozione per l'icona della Salus Popoli
Romani conservata presso la Basilica papale di Santa Maria
Maggiore, al cui interno Francesco ha scelto di essere sepolto.
Il dono della statuetta, che raffigura la Madonna di Luján
ornata del tipico manto bianco e celeste, era stato voluto in
ricordo dell'affettuoso incontro del 16 aprile scorso, durante
il quale il Papa aveva nuovamente ringraziato i vertici e il
personale della Fondazione Policlinico "A. Gemelli",
dell'Università Cattolica e della Direzione Sanità e Igiene
dello Stato della Città del Vaticano per le cure che gli erano
state prestate nel lungo ricovero delle scorse settimane.
A rendere ancor più memorabile quel momento, provvede ora la
presenza in Ateneo di Nuestra Señora de Luján. «La guarderò
ancora una volta - aveva dichiarato Francesco nel messaggio del
2020 - e, ancora una volta, mi lascerò guardare da lei».
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