"La riforma dell'accesso a Medicina
non è a costo zero. L'ho sempre detto e oggi manteniamo gli
impegni con un primo stanziamento da 3 milioni di euro per
accompagnare le Università in un cambiamento radicale. Perché
ogni studente deve avere la possibilità di costruire il proprio
domani, senza ostacoli ingiusti. Il diritto allo studio non è
uno slogan, ma un impegno da rendere reale". Lo dice la ministra
dell'Università Anna Maria Bernini a proposito del via libera
all' emendamento approvato al dl Pa in commissione alla Camera
che prevede uno stanziamento di 3 milioni l'anno per sostenere
le Università verso la nuova modalità di accesso a Medicina.
Nello specifico, la norma - prevista da un emendamento a
firma Forza Italia al dl Pa approvato in commissione Affari
Costituzionali alla Camera - incrementa le risorse, per 3
milioni di euro l'anno dal 2025, al Consorzio Interuniversitario
Cineca. L'aumento dei fondi sarà destinato, in particolar modo,
alla realizzazione degli interventi tecnologici e
logistico-organizzativi necessari all'attuazione della riforma
delle modalità di accesso ai corsi di Medicina che stabilisce
l'abolizione dei test d'ingresso e l'istituzione di un semestre
caratterizzante.
Il Consorzio Cineca si occuperà di gestire una serie di
attività, tra le quali l'utilizzo della piattaforma informatica
per la gestione della fase relativa alle iscrizioni al semestre
unico e successiva gestione della graduatoria nazionale,
implementazione, di strumenti valutativi uniformi a livello
nazionale per il superamento degli esami e il conseguimento dei
Cfu, imprescindibili per la formazione e gestione della
graduatoria nazionale.
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