Al via le domande per partecipare al
bando destinato a ricercatori che operano in università o enti
di ricerca esteri e interessati a tornare, o a trasferirsi, nel
nostro Paese. Dalle 12.00, infatti, è attiva la piattaforma
online per inviare le proposte progettuali per partecipare
all'avviso dedicato ai giovani ricercatori che hanno ottenuto
uno Starting Grant o un Consolidator Grant Erc e che attualmente
lavorano all'estero. L'iniziativa è rivolta a chi opera in
università o centri di ricerca fuori dall'Italia e vuole
trasferirsi, o rientrare, nel nostro Paese per sviluppare il
proprio progetto. Il bando è finanziato con 50 milioni di euro.
Lo stanziamento rientra tra le prime misure previste dal
Piano lanciato dal ministro dell'Università e della Ricerca,
Anna Maria Bernini, per potenziare l'attrattività del sistema
accademico e della ricerca italiano. "Abbiamo preso la strada
che porterà a un'inversione di tendenza: sarà sempre più
attrattivo fare ricerca in Italia - spiega Bernini -. Con questo
Piano finanzieremo infatti il rientro o l'arrivo di tanti
ricercatori, alcuni rientreranno nel nostro Paese ma dopo aver
fatto importanti esperienze all'estero, altri vi arriveranno per
la prima volta. In Italia troveranno un sistema di
infrastrutture all'avanguardia e in continuo aggiornamento. È il
modo più virtuoso per fare un salto di qualità, unire
esperienza, talento e innovazione".
Il fondo da 50 milioni prevede, per ogni proposta
progettuale, un contributo massimo di un milione di euro e una
durata non oltre i 36 mesi. Una quota pari al 40% dello
stanziamento complessivo sarà destinata specificamente ai
progetti nelle regioni del Mezzogiorno. Il fondo è finanziato
tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il bando è riservato a vincitori dei bandi Erc Starting
Grants o Erc Consolidator Grants, i programmi finanziati
dall'European Research Council, destinati a ricercatori di
eccellenza di ogni età e nazionalità che intendono svolgere
attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell'UE o
nei Paesi associati.
I progetti devono essere presentati in lingua inglese tramite
la piattaforma on line dedicata (https://www.gea.mur.gov.it). La
finestra temporale per la ricezione delle domande a sportello
resterà aperta fino ad esaurimento delle risorse messe a
disposizione e comunque non oltre le 12.00 del 4 giugno 2025.
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