Come smaltire gli eccessi
alimentari delle festività pasquali? Nessun 'fai da te' ma
orientarsi, con gradualità e costanza, ad una sana alimentazione
e ad un controllato esercizio fisico; puntare, insomma, come
suggerisce il professore Marcellino Monda, ordinario di
Fisiologia e presidente del Corso di Laurea in Medicina e
Chirurgia di Napoli-Direttore del Master in Dietetica
dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli",
su quelle che definisce le "Colonne del Benessere". "Scegliere
un salutare stile di vita per prevenire e curare non solo
l'obesità - sottolinea l'esperto - ma anche tante patologie, da
quelle metaboliche e cardiovascolari a quelle degenerative,
osteo-articolari e neoplastiche". Un piano nutrizionale ricco di
verdura e frutta, caposaldo di tutte le diete salutari, pone le
basi, spiega Monda, "per una riduzione del peso corporeo, tanto
spesso oltre i limiti accettabili per la salute. La primavera
sembra essere il miglior periodo per mettere in pratica
comportamenti virtuosi, probabilmente trascurati durante
l'inverno".
Un'alimentazione adatta a questa stagione, dice Monda, "deve
prevedere cibi ricchi di acqua come la verdura e la frutta, in
armonia con 'I Colori del Benessere': rosso, giallo-arancio,
verde, bianco, blu-viola. La diversità cromatica è dovuta alla
presenza di sostanze salutari con forte potere antiossidante ed
antinfiammatorio". Sempre 'giovani', dunque, grazie a 5 porzioni
al giorno di verdura e frutta, ognuna di un diverso colore. Il
peso di ogni porzione si aggira tra i 200 e 250 grammi.
Evidenzia il docente: "Talvolta una porzione di verdura ed una
di frutta può costituire un pasto leggero per compensare
l'eccesso calorico dei giorni precedenti. Non bisogna
dimenticare altri cibi leggeri: pesce e carne magre, 250-300
grammi al giorno, da cucinare in modo poco elaborato e conditi
con poco olio extravergine d'oliva, il miglior condimento al
mondo. La fonte di energia principale per una dieta salutare
anche in primavera è rappresentata dai carboidrati complessi:
pasta o riso, porzioni di 60-80 grammi, con salse semplici
facili da digerire". Bisogna inoltre bere molta acqua: 2 o più
litri al giorno per evitare la disidratazione anche quando non
fa molto caldo.
Serve, inoltre, l'equilibrata attività motoria, a cominciare
dai diecimila passi al giorno fino all'attività sportiva, "che
deve essere ben controllata e ben tarata sul grado di
allenamento". Evidenzia ancora il professor Monda: "Nulla di più
dannoso di un'attività sportiva praticata senza allenamento,
specialmente sotto il sole o in ambiente con alte temperature.
Avete mai assistito ad una corsa con i sacchi o un tiro alla
fune fatta, sotto il sole cocente, da persone obese e,
generalmente, per niente allenate? Queste gare sono
potenzialmente pericolose: sforzi brevi ed intensi sollecitano
fortemente l'apparato cardiovascolare, come se fossero 'prove da
sforzo cardiologiche' in ambiente non sanitario. Se si vuole
praticare l'attività motoria in modo salutare, bisogna
prevalentemente scegliere esercizi fisici a bassa intensità e di
durata lunga. Le passeggiate, a passo lento o più sostenuto,
sono le più indicate per i soggetti non allenati e che non
svolgono alcuna attività sportiva d'inverno. Solo dopo un
allenamento adeguato, che non può ridursi a 4-5 giorni, sono
ipotizzabili attività più impegnative. Le attività sportive vere
e proprie vanno riservate a soggetti ben allenati e vanno
praticate secondo i canoni salutari della Fisiologia dello
Sport". L'Università della Campania 'Luigi Vanvitelli' è molto
sensibile alle divulgazioni di questi principi della sana
alimentazione e dell'equilibrata attività fisica, sottolinea il
professor Monda, "come dimostrano una miriade di attività
culturali e formative, compreso un Master dal titolo: 'Dietetica
Applicata allo stile di vita: dalla sedentarietà all'attività
sportiva', istituito nel 2015 e giunto alla 11ma edizione.
L'istituzione del Master è nata dall'esigenza di dare una
risposta concreta al fenomeno dilagante dell'obesità, che non
risparmia purtroppo la Campania. Creare figure professionali con
competenze multidisciplinari, dalla Dietetica alla Medicina
dello Sport, significa intercettare le esigenze del territorio e
mettere in atto, da parte dell'Università, la 'terza missione',
cioè l'apertura al mondo che ci circonda".
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