Il sismometro è collocato presso il più grande telescopio sottomarino per neutrini del Mediterraneo, progettato e gestito nell'ambito del progetto KM3NeT che coinvolge oltre 360 ricercatori e tecnici di 21 paesi tra cui l'Italia, il cui contributo è coordinato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Realizzata grazie a una collaborazione tra INGV e INFN, la stazione trasmette in tempo reale dati acustici, sismici e chimico-fisici dell'acqua, come temperatura e pressione della colonna d'acqua sovrastante, ed è in grado di rilevare molto bene terremoti sia vicini che lontani. Ad esempio, ha registrato anche il sisma di magnitudo 7.7 avvenuto in Myanmar il 28 marzo scorso, il cui epicentro è a oltre 7.500 chilometri di distanza.
Grazie alla sua posizione strategica, questo importante strumento fornirà dati cruciali che permetteranno di studiare in maniera molto più precisa i terremoti che si originano in quest'area, come quello avvenuto nel 1990 al largo di Siracusa, e sarà anche presto integrato nel Centro Allerta Tsunami dell'INGV, migliorando dunque la risposta in caso di maremoto.
(ANSAmed).
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